Page 51 - Un fisico in salotto
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destra, un po’ lo vedo andare alla mia sinistra. In alcuni istanti lo vedo addirittura
fermo davanti a me anche se mantiene il manubrio dritto e continua a pedalare. Per
contro osservo gli altri compassati colleghi che sono saliti sulla giostra: li vedo
sempre fermi a una certa distanza da me.
Questo è ciò che vedo, niente di diverso. Sto sbagliando se dico che molte delle
persone che vedo si avvicinano e si allontanano ritmicamente da me? E che mi tocca
fare il contorsionista se voglio continuare ad ammirare quella scultura moderna che
hanno installato vicino alla giostra?
Sto sbagliando se affermo di vedere il Sole volteggiare su di me? No,
assolutamente.
D’altra parte, tutto è molto più comodo per uno di quei signori in piedi sulla
ghiaia del parco: vede le stesse cose che vedo io, non c’è dubbio; solo che a lui non
gira la testa!
Per di più quel signore non vede movimenti particolarmente complicati: vede
molte persone semplicemente ferme sulla ghiaia e non deve fare contorsioni per
guardare la scultura; così pure vede fermo il Sole sopra di lui. Vede andare dritto il
bambino in bicicletta e vede la giostra girare con un moto circolare, come il piatto di
un giradischi, con i miei compassati colleghi che seguono la stessa sorte.
Ebbene, anche se vi sembra che abbia scherzato (e in effetti un po’ l’ho fatto...), è
proprio in questi termini che dobbiamo pensare alla teoria tolemaica o a quella
copernicana.
Se vogliamo descrivere il moto dei pianeti e di tutti gli altri corpi celesti
pensando di essere fermi sulla Terra, noi ci troviamo nelle stesse condizioni nelle
quali ci trovavamo a bordo della giostra.
La Terra è per noi il centro dell’Universo esattamente come la giostra è il centro
del nostro mondo un po’... infantile dal quale osserviamo quello che accade intorno a
noi.
Le altre persone che sono vicine a noi, qui sulla Terra, sono ferme; proprio come i
miei colleghi (più giocherelloni che compassati!), che sono saliti sulla giostra
insieme a me e che vedo fermi a qualche metro di distanza.
E così, stando fermi sulla Terra, vediamo il Sole ‘volteggiare’ sulla nostra testa
andando ritmicamente da est a ovest; e i pianeti si spostano sulla volta celeste
andando un po’ di qua e un po’ di là, come quel bambino in bicicletta.
Tutto risulta molto più semplice se immaginiamo che il centro delle nostre
osservazioni sia il Sole, un po’ come se immaginiamo che il centro delle nostre
osservazioni sia quella panchina del parco e non la giostra.
In questo caso vediamo ciascun pianeta ruotare intorno al Sole lungo una
traiettoria quasi perfettamente circolare, mantenendo una velocità costante. Vediamo
anche la Luna che ruota intorno alla Terra come i pianeti ruotano intorno al Sole.
Tutto appare estremamente semplice: e altrettanto risulta molto semplificato un
calcolo astronomico, se siamo intenzionati a farlo.