Page 52 - Un fisico in salotto
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Quale conclusione possiamo trarre dalla nostra discussione? Possiamo dire così:

          l’Universo, osservato tanto da Tolomeo quanto da Copernico, è lo stesso; non c’è
          dubbio.  Ma  la  visione  copernicana  è  straordinariamente  più  semplice  di  quella
          tolemaica.
             E  quindi,  giustamente,  se  vogliamo  rappresentare  con  un  disegno  il  moto  dei
          pianeti,  mettiamo  il  Sole  al  centro  e  facciamo  intorno  tanti  cerchi  immaginando  i
          pianeti che li percorrono.

             È  proprio  così  che  un  amico  extraterrestre  vedrebbe  il  sistema  solare  se  fosse
          fermo rispetto al Sole a qualche miliardo di chilometri di distanza!
             Se  l’astronave  del  nostro  amico  fosse  invece  ferma  rispetto  alla  Terra,  lui
          vedrebbe una confusione di movimenti, un andirivieni di pianeti di qua e di là, che
          sarebbe  per  lui  praticamente  impossibile  riconoscere  le  semplici  regolarità  che
          caratterizzano il moto dei pianeti stessi.
             D’altra parte, il fatto che la descrizione dell’Universo sia più semplice in certe

          condizioni piuttosto che in altre non costituisce un criterio per stabilire che l’una è
          quella ‘giusta’ e l’altra quella ‘sbagliata’: un certo punto di vista potrà risultare più
          comodo dell’altro, ma niente di più.
             In questo senso, finalmente, possiamo ricollegarci a quanto vi avevo anticipato:
          tanto Tolomeo quanto Copernico avevano ragione!  O, per meglio dire, il punto di
          vista geocentrico e quello eliocentrico sono ugualmente validi e accettabili.

             Per  quale  motivo  allora,  di  fatto,  la  fisica  accetta  la  visione  copernicana  e
          respinge  quella  tolemaica?  Soltanto  perché  con  la  teoria  copernicana  il  moto  dei
          pianeti appare meno complicato e i calcoli astronomici risultano più semplici?
             Eh no! Sarebbe un motivo... ‘meschino’!
             Il  punto  è  che  la  visione  tolemaica  contiene  un errore  fondamentale  ,  che  è
          proprio quello di ritenere che la Terra sia al centro dell’intero Universo in assoluto.
             Ma in assoluto nulla è al centro dell’Universo, proprio perché qualsiasi cosa può

          essere pensata come centro dell’Universo.
             La fisica, prima con Galileo e poi con Einstein, ci insegna che nella descrizione
          del moto dei pianeti o di qualsiasi altro sistema fisico, possiamo scegliere il sistema
          di riferimento (come si usa dire in fisica) che preferiamo; ma nessuno di tali sistemi
          è privilegiato rispetto a un qualsiasi altro.

             Questo è vero anche se il moto al quale pensiamo non è quello dei pianeti, ma
          semplicemente quello di un treno o di un passeggero che cammina lungo il corridoio
          di un vagone.
             Ci farà magari più comodo riferirci alla superficie terrestre se ci interessa il moto
          del treno nel suo complesso, ma ci potremo riferire altrettanto bene anche alle pareti
          del vagone se siamo più interessati a vedere dove va il passeggero: in quale poltrona
          va a sedersi e in quale carrozza ristorante ha deciso di cenare.
             Comunque  noi  la  mettiamo,  il  passeggero  sarà  andato  dalla  stazione  di  Roma

          Termini  a  quella  di  Milano  Centrale,  non  c’è  dubbio.  Rispetto  alla  superficie
          terrestre ha camminato per 500 chilometri; rispetto al treno ha camminato per pochi
          metri. Il fenomeno ‘viaggio’ è sempre lo stesso, ma sono cambiati solo i ‘punti di
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