Page 44 - Fisica per non fisici
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quali, in particolare, quelli elettromagnetici.
Per il momento limitiamoci alle considerazioni di Galileo; e, per questo, trascrivo
qui una parte della Giornata Seconda del Dialogo sopra i massimi sistemi del
mondo. Vi raccomando di leggere tutto il corsivo poiché, oltre ad avere uno
straordinario contenuto scientifico, si tratta di un mirabile esempio di splendida
letteratura italiana. Galileo fa dire a Salviati:
Riserratevi con qualche amico nella maggiore stanza che sia sotto coverta di
alcun gran navilio, e quivi fate d’aver mosche, farfalle e simili animaletti volanti;
siavi anco un gran vaso d’acqua, e dentrovi de’ pescetti; sospendasi anco in alto
qualche secchiello, che a goccia a goccia vadia versando dell’acqua in un altro
vaso di angusta bocca, che sia posto a basso: e stando ferma la nave, osservate
diligentemente come quelli animaletti volanti con pari velocità vanno verso tutte
le parti della stanza; i pesci si vedranno andar notando indifferentemente per tutti
i versi; le stille cadenti entreranno tutte nel vaso sottoposto; e voi, gettando
all’amico alcuna cosa, non più gagliardamente la dovrete gettare verso quella
parte che verso questa, quando le lontananze sieno eguali; e saltando voi, come si
dice, a piè giunti, eguali spazii passerete verso tutte le parti. Osservate che avrete
diligentemente tutte queste cose, benché niun dubbio ci sia che mentre il vassello
sta fermo non debbano succeder così, fate muover la nave con quanta si voglia
velocità; ché (pur che il moto sia uniforme e non fluttuante in qua e in là) voi non
riconoscerete una minima mutazione in tutti li nominati effetti, né da alcuno di
quelli potrete comprender se la nave cammina o pure sta ferma: voi saltando
passerete nel tavolato i medesimi spazii che prima né, perché la nave si muova
velocissimamente, farete maggior salti verso la poppa che verso la prua, benché,
nel tempo che voi state in aria, il tavolato sottopostovi scorra verso la parte
contraria al vostro salto; e gettando alcuna cosa al compagno, non con più forza
bisognerà tirarla, per arrivarlo, se egli sarà verso la prua e voi verso poppa, che
se voi fuste situati per l’opposito; le gocciole cadranno come prima nel vaso
inferiore, senza caderne pur una verso poppa, benché, mentre la gocciola è per
aria, la nave scorra molti palmi; i pesci nella lor acqua non con più fatica
noteranno verso la precedente che verso la sussequente parte del vaso, ma con
pari agevolezza verranno al cibo posto su qualsivoglia luogo dell’orlo del vaso; e
finalmente le farfalle e le mosche continueranno i lor voli indifferentemente verso
tutte le parti, né mai accaderà che si riduchino verso la parete che riguarda la
poppa, quasi che fussero stracche in tener dietro al veloce corso della nave, dalla
quale per lungo tempo, trattenendosi per aria, saranno state separate; e se
abbruciando alcuna lagrima d’incenso si farà un poco di fumo, vedrassi ascender
in alto ed a guisa di nugoletta trattenervisi, e indifferentemente muoversi non più
verso questa che quella parte. E di tutta questa corrispondenza d’effetti ne è
cagione l’esser il moto della nave comune a tutte le cose contenute in essa ed