Page 41 - Fisica per non fisici
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Vediamo allora cosa ci indica l’equazione fondamentale della dinamica f = ma.
              Se ammettiamo che la forza f che agisce su un certo corpo dipenda esclusivamente
          dalla  posizione  che  occupa  tale  corpo  nello  spazio,  l’inversione  del  senso  di
          scorrimento del tempo certamente non muta f e, d’altra parte, come abbiamo appena

          visto, non muta a: l’equazione della dinamica rimane la stessa.
              Ciò  significa  che  la  proiezione  a  marcia  indietro  mostra  situazioni  che  si
          evolvono rispettando l’equazione fondamentale della dinamica, cioè una sequenza di
          eventi assolutamente accettabile. In altri termini, osservando il filmato, non abbiamo

          modo di distinguere se esso è proiettato normalmente o a marcia indietro.




          Gli attriti



          Beh,  se  osserviamo  un  filmato  proiettato  a  marcia  indietro,  di  fatto  ci  appaiono
          fenomeni assolutamente impossibili e quindi, in pratica, ci accorgiamo subito se un
          tale filmato è proiettato normalmente oppure no. Per esempio, possiamo pensare di
          aver  filmato  un  mattone  che  abbiamo  lanciato  in  una  certa  direzione  lungo  il

          pavimento. Con una normale proiezione osserviamo quello che succede nella realtà:
          per attrito il mattone perde progressivamente velocità e dopo un po’ si ferma.  Se
          proiettiamo il filmato a marcia indietro, vediamo il mattone inizialmente fermo. Poi,

          come  per  incanto,  comincia  a  muoversi  senza  che  nessuno  lo  abbia  toccato
          acquistando progressivamente velocità.
              Avete mai visto un mattone che si comporta così? Evidentemente no. Cos’è che
          non  va?  Eppure  abbiamo  detto  che  l’equazione  della  dinamica  continua  a  essere
          perfettamente valida se invertiamo lo scorrere del tempo.


          Ebbene, è proprio la presenza degli attriti, nelle loro varie forme, a rendere invece i
          fenomeni irreversibili,  come  si  dice  in  fisica.  Infatti  gli  attriti  rendono  non  più

          invariante  l’equazione  fondamentale  della  dinamica  rispetto  all’inversione  dello
          scorrere del tempo.
              Possiamo  rendercene  conto  molto  semplicemente.  Sappiamo  che  gli  attriti,  per
          esempio  la  resistenza  dell’aria  che  un’auto  incontra  mentre  sta  viaggiando,  si
          manifestano  con  forze che  sono opposte alla velocità.  Tanto è vero che un’auto è

          tanto più frenata dall’aria nella quale si muove quanto più andiamo veloci.
              Allora  possiamo  immaginare  che  la  forza  di  attrito f  sia  proporzionale  alla
          velocità v ma di verso contrario. Per tenere conto di questo fatto dobbiamo mettere

          un segno meno a indicare appunto che questa forza è opposta alla velocità e scrivere
          così:


                                                       f = –kv                                            (22)
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