Page 43 - Fisica per non fisici
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conforto.

              Perché mi sono lasciato andare con un po’ di fantasia a questa breve descrizione
          di alcuni momenti durante un viaggio aereo? Semplicemente per farvi notare che, a
          bordo di un jet che vola alto in una bella giornata senza turbolenze atmosferiche, la

          vita si svolge esattamente come se fossimo fermi.
              Possiamo  giocherellare  con  un  mazzo  di  chiavi  lanciandolo  in  aria.  Il  mazzo
          ricade nella nostra mano esattamente come se fossimo seduti sulla poltrona di casa.
          Qualsiasi esperimento di meccanica, tanto rispetto alle pareti di casa quanto riferito
          al jet, si svolgerebbe esattamente allo stesso modo.

              Se a bordo del jet avessimo la possibilità di ripetere l’esperimento che abbiamo
          eseguito sul tavolo di cucina con il ghiaccio secco, ci accorgeremmo che il blocco si
          muoverebbe di moto rettilineo uniforme.


          Constatiamo così che, tanto riferendoci alle pareti di casa quanto a quelle del jet,
          siamo in presenza di quello che in fisica viene chiamato un sistema di riferimento
          inerziale,  cioè  un  sistema  di  riferimento  rispetto  al  quale  il  principio  d’inerzia  è
          assolutamente rispettato.

              Se un sistema di riferimento è inerziale, qualsiasi altro sistema di riferimento che
          si  muove  di  moto traslatorio  uniforme  rispetto  al  primo  è  anch’esso  inerziale,
          proprio come il nostro jet che, rispetto alla superficie terrestre, si muove traslando

          con velocità costante.
              A questo proposito, è interessante notare che non abbiamo modo di distinguere tra
          un sistema di riferimento inerziale e un altro.  In altri termini, pensando ancora al
          nostro  jet, non  abbiamo  modo  di  distinguere  se  siamo  fermi  oppure  se  stiamo
          volando  sopra  l’oceano.  Certamente,  noi sappiamo  che  stiamo  volando;  ma

          immaginiamo  un’altra  situazione:  stanchi  per  la  lunga  attesa  in aeroporto,  dopo
          essere  saliti  a  bordo  dell’aereo,  ci  siamo  addormentati.  Improvvisamente  ci
          svegliamo  e  udiamo  il  rombo  dei  motori.  Ebbene,  se non  guardiamo  fuori  dal

          finestrino, non abbiamo modo di sapere se stiamo già volando a velocità di crociera
          oppure  se  il  pilota  sta  provando  i  motori  prima  del  decollo.  In  altre  parole,  non
          possiamo  eseguire  o  anche  semplicemente  immaginare  un  esperimento  che  ci
          consenta  di distinguere  in  quale  situazione  ci  troviamo,  fra  le  due  che  abbiamo
          considerato.


          Anche se non era mai stato a bordo di un aereo, di questa impossibilità di distinguere
          tra un sistema di riferimento inerziale e un altro si era già accorto Galileo Galilei.

              In questo senso,  Galileo è stato il primo a formulare il Principio di relatività,
          almeno per quanto riguarda i fenomeni meccanici. Tale principio afferma che le leggi
          della  meccanica  sono le  stesse  in  tutti  i  sistemi  di  riferimento  inerziali,  come
          abbiamo constatato a bordo del nostro jet. Vedremo in seguito la generalizzazione di
          questo principio, dovuta a Einstein, il quale lo ha esteso a tutti i fenomeni fisici; tra i
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