Page 132 - Fisica per non fisici
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Dall’estrema piccolezza della costante di  Planck segue che q è in generale una
          quantità  piccolissima  a  meno  cheλ  non  sia  una  lunghezza  d’onda  piccolissima
          anch’essa.





          Il principio di indeterminazione


          Teniamo presente che quando illuminiamo un qualsiasi oggetto, su esso arriva una

          grande quantità di fotoni; ma anche se ne arrivassero pochi, possiamo essere sicuri
          che  l’impatto  della  radiazione  sull’oggetto  determinerà  comunque  una  variazione
          della sua quantità di moto. Ciò introdurrà un’incertezzaΔp nel valore di tale quantità
          di  moto  sicuramente  non  inferiore  alla  quantità  di  moto q  trasportata  da  ciascun

          fotone, cioè, ricordando la (49):


                                                     Δp   h/λ                                             (51)



          Moltiplicando la (48) per la (51) otteniamo dunque:



                                                 Δx⋅Δp   λ ⋅ h/λ                                          (52)


          cioè, in definitiva:




                                                   Δx ⋅ Δp   h                                            (53)


          A questo punto è semplice interpretare il significato della importantissima relazione
          precedente che rappresenta un esempio di relazione di indeterminazione, stabilita
          nel 1927 dal fisico tedesco Werner Heisenberg.

              Precisamente,  vediamo  che  le  osservazioni  della  posizione  e  della  quantità  di
          moto  di  un  oggetto  (per  esempio  lungo  l’asse x)  sono  sempre  accompagnate  da
          incertezzeΔx eΔp, rispettivamente; e questo lo sappiamo già, poiché sappiamo che la

          misurazione  di  qualsiasi  grandezza  fisica  è  sempre  accompagnata  dagli  errori
          sperimentali.  Ma  ci  rendiamo  conto  di  una  fondamentale  circostanza  che,  a  tutta
          prima, non ci saremmo aspettati: per esempio, nella nostra osservazione ci siamo
          magari adoperati per ridurreΔx a valori piccolissimi. La (53) ci dice però che con
          questo abbiamo rinunciato a restringere il margine di incertezzaΔp sulla quantità di

          moto:Δp non potrà essere contemporaneamente ristretto quanto vogliamo poiché il
          prodottoΔx⋅Δp  è  necessariamente  soggetto  a  essere maggiore  di  qualcosa
          dell’ordine di grandezza di h.


          Dunque, se  si  vuole  determinare  la  posizione  di  un  corpo  con  una
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