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40 Novelle                                                              Hans Christian Andersen

                   «Avrò cura di quest'alberello, perchè cresca bene, e per la sera di Natale possa arrivare con
            la vetta a toccare il soffitto, a ad ornarsi di cento candeline colorate, e di mele d'argento e di figurine
            una più bella dell'altra. Questo scaldino manda un calore, che pare una stufa... Caverò di tasca il
            libro delle novelle e leggerò forte, per far che tutti i bambini di casa stieno buoni buoni. E allora le
            figurine dell'albero di Natale diverranno vive, e il piccolo angelo  di cera spiegherà le alucce di
            stagnola dorata e volerà giù dalla vetta dell'albero, e bacerà grandi e piccini, tutti quelli che sono nel
            salotto caldo, ed anche i poveri bambini che stanno fuori in istrada, e cantano la canzone della stella
            di Betlemme.»
                   «Bene; ora la diligenza può andare!» — disse la sentinella: «Tutti i dodici passeggieri sono
            scesi. Frusta, cocchiere!»
                   «Prima bisogna che i dodici viaggiatori vengano qui da me!» — disse il Gabelliere. «Uno
            per volta! I passaporti restano a me. Ognuno è valido per un mese; finito il mese, scriverò sul
            passaporto le generalità e le note a seconda della loro condotta. Don Gennaro, abbia la bontà di
            venir qui.»
                   E Don Gennaro si presentò al Gabelliere.
                   Di qui a un anno, credo che sarò in grado di dirvi quello che i dodici viaggiatori avranno
            portato in dono a me, a voi, a tutti. Ora, non lo so, parola d'onore; e sto per dire che forse non lo
            sanno nemmeno loro. Si vive in certi tempi così curiosi...



























































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