Page 57 - Orto. Dal balcone al campo.
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Nasturzio: è molto bello da coltivare tra gli ortaggi, riesce a dare un tono naturale e
               fertile all’orto, inoltre i fiori e le foglie sono commestibili, possono essere consumati

               in piatti freschi, dal gusto delicato; è leggermente piccante. Allontana gli afidi (l’afide

               nero e l’afide lanigero) e le formiche.




      Botanica delle piante orticole



      Conoscere i nomi delle piante

      Per districarci nel complesso universo della botanica, dobbiamo sapere che per riconoscere
      una  pianta  bisogna  seguire  la  classificazione  biologica,  impostata  dal  brillante  naturalista

      svedese Carl von Linné. Si può dire che il lavoro svolto da Linneo sia stato un po’ come dare

      ordine  all’universo  del  conoscibile  tra  gli  esseri  viventi;  oggi  suonerebbe  un  po’  come
      rimettere  in  ordine  le  informazioni  su  Internet.  Tralasciando  i  motivi  che  lo  spinsero  a

      compiere questo colossale lavoro di cui gli siamo tutti largamente grati, quello che dobbiamo
      sapere  è  che  Linneo  ha  ordinato,  grossomodo,  tutto  in  macrocategorie  (famiglia)  e

      sottocategorie (genere). Per conoscere le piante si parte dalla famiglia, un livello che precede

      il genere e che identifica le peculiarità del gruppo di piante che interessano a noi. Solitamente,
      dalla  famiglia  di  una  pianta  è  possibile  capire  il  comportamento,  le  esigenze  in  termini

      ambientali, di temperatura, di posizione e anche di rapporto cosiddetto «di allelopatia» con
      altre piante. Quindi la famiglia è importante per capire che tipo di pianta abbiamo davanti.

         Tra  i  botanici,  riconoscere  la  famiglia  d’appartenenza  di  una  pianta  è  segno  di  grande

      competenza; per voi nel vostro orto può rappresentare una differenza sostanziale tra il sapere
      cosa state coltivando e l’ignoranza totale sul regno vegetale, con annesso rischio di cadere in

      scacco agli eventi. Generalmente saltiamo il sottoinsieme successivo, il genere, per arrivare al

      nome scientifico della pianta, ovvero il nome della nomenclatura cosiddetta binomiale, quella
      che  potremmo  identificare  come  il  nome  e  cognome  della  pianta.  Faccio  un  esempio:

      Taraxacum officinale. Il primo nome, Taraxacum, è il genere a cui appartiene la specie; il

      secondo, officinale, è quello che caratterizza la particolare specie all’interno del suo genere.
      Quando si scrive il nome di una pianta, il genere è sempre maiuscolo.



      Le varietà
      Sebbene conoscere il nome scientifico, la nomenclatura binomiale, vi renda orgogliosi e vi dia

      lustro  tra  i  botanici  e  i  giardinieri,  quando  sarete  nel  vivaio  di  fiducia  si  apriranno  altre

      questioni, perché sarete nel fantastico universo delle varietà. Una varietà colturale, anche detta
      cultivar,  è  il  risultato  della  selezione,  ovvero  di  ciò  che  l’uomo  compie  da  10.000  anni
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