Page 39 - Via Crucis
P. 39

Panico allo Ior

          Il giorno successivo, martedì 6 agosto, la situazione si fa ancora più tesa. All’ufficio
          Visa-Pos, che allo Ior si occupa delle transazioni con bancomat e carte di credito, il
          funzionario Stefano De Felici tentenna. Vuole conferma scritta sul blocco delle carte di

          credito di una serie di clienti dai cognomi davvero influenti. All’allora vicedirettore
          generale dell’istituto, Rolando Marranci, ne indica nove. Quelli di maggior rilievo li
          evidenzia in grassetto.

            Buongiorno,
            in  base  alle  varie  comunicazioni  giunte  a  questo  ufficio  verranno  bloccate  le  seguenti  carte  collegate  a  conti  di
            persone fisiche, segue lista:


           Cliente Nominativo

           19878 Ambrosi Andrea

           15395 Batelja Rev. Juraj

           29913 Gänswein S.E. Mons. Georg
           24002 Kasteel Mons. Karel

           10673 Marrazzo P. Antonio

           27831 Murphy Mons. Joseph

           29343 Németh Mons. László Imre

           18635 Paglia S.E. Mons. Vincenzo
           18625 Tisler Rev. Piotr

            Chiedo conferma per procedere al blocco delle carte.

          La  disposizione  dunque  coinvolge  anche  il  conto  corrente  di  monsignor  Georg
          Gänswein,  già  segretario  personale  di  Benedetto  XVI  e  ora  prefetto  della  casa
          pontificia. C’è anche il conto corrente di padre Antonio Marrazzo, postulatore per la
          beatificazione  di  papa  Paolo  VI,  Giovanni  Battista  Montini;  e  quello  di  monsignor

          Vincenzo  Paglia,  presidente  del  Pontificio  consiglio  per  la  famiglia.  Si  rischia  un
          incidente  diplomatico  già  dopo  i  primi  passi  della  commissione.  Per  evitarlo,  il
          Ragioniere generale della Prefettura, Stefano Fralleoni, che sedeva nelle riunioni dei
          revisori internazionali e che ora aiuta Cosea nelle indagini, scrive direttamente a von

          Freyberg.

            Il provvedimento di blocco temporaneo dei conti dei postulatori e delle singole cause (di canonizzazione, nda) aperti
            presso  lo  Ior  e  l’Apsa  non  deve  essere  applicato  per  i  conti  personali  dei  postulatori  religiosi  e/o  dipendenti  della
            Santa sede per i quali sussistano i requisiti di idoneità a possedere un conto corrente.

          I  postulatori  sono  quasi  tutti  religiosi,  a  eccezione  di  due  laici,  i  già  citati  Andrea
          Ambrosi  e  Silvia  Correale.  Per  questi  ultimi  il  blocco  viene  esteso  ai  depositi
   34   35   36   37   38   39   40   41   42   43   44