Page 318 - Peccato originale
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Note al capitolo La rivoluzione fallita di papa

                                                    Benedetto



                  1  La telefonata è rimasta riservata fino a quando Gotti Tedeschi non ne fece
                cenno all’autorità giudiziaria che lo sentì nell’autunno del 2013 su alcune
                inchieste in corso. Il banchiere si confidò anche con alcuni professionisti
                milanesi, tra i quali le fonti qui contattate per ricostruire questo retroscena.
                  2  Cesare Geronzi, nato a Marino, nell’area metropolitana di Roma, il 15
                febbraio 1935, dopo un periodo in Banca d’Italia e al Banco di Napoli nel 1982
                era diventato direttore generale della Cassa di Risparmio di Roma. La politica
                d’espansione impressa da Geronzi per tutti gli anni Ottanta portò la Cassa ad
                acquisire numerosi istituti di credito del centro Italia. In particolare, nel 1989,
                l’Iri cedette il Banco di Santo Spirito alla Cassa di Risparmio con cui assieme al
                Banco di Roma, nel 1992, si fonderà per dar vita a un «nuovo» istituto, che si
                chiamerà Banca di Roma. Nel 2002 si viene così a creare un unico polo
                bancario: Capitalia. Geronzi, alla guida di banche da sempre vicine al Vaticano,
                da Banca di Roma a Capitalia, rappresenta una sorta di camera di
                compensazione di quei mondi postandreottiani, nobili, lobbisti e della
                burocrazia dello Stato che costituiscono il cosiddetto «ventre molle» della
                capitale.
                  3  Gerald Posner, I banchieri di Dio, Newton Compton Editori, Milano 2016.
                  4  Ogni cinque anni, alla scadenza del mandato, Caloia finiva al centro di
                manovre volte a sostituirlo. La più clamorosa risale al 1999, quando nei sacri
                palazzi viene portata avanti la candidatura di Hans Tietmeyer, presidente
                uscente della Bundesbank, la banca federale di Germania. Grande sponsor del
                banchiere tedesco è il cardinale americano Edmund Casimir Szoka, al vertice
                della Prefettura degli affari economici della Santa sede. Sarà Caloia a spuntarla
                grazie al sostegno di Stanisław Dziwisz, segretario particolare di Wojtyła.
                  5  Francesco Anfossi, Cipriani, l’ultimo manager travolto dalle vicende Ior,
                «Famiglia Cristiana», 2 luglio 2013.
                  6  Scaletti era riuscito a superare incolume ogni burrasca, guadagnando
                promozione dopo promozione fino al gradino più ambito: venne nominato
                direttore generale nel maggio del 1995, quando il «ricambio» avviato da Caloia
                era nella fase conclusiva.
                  7  Nell’occasione la Santa sede diffuse un insolito comunicato per elogiarlo e
                rendere ufficiale la totale stima nei suoi confronti. Scaletti, infatti, avrebbe
                «mantenuto il titolo di direttore generale emerito – si legge nel documento – e
                continuato a prestare i suoi preziosi servizi allo Ior».
                  8  Francesco Anfossi, cit.
                  9  La divisione informatica ha sempre costituito la divisione più delicata dello
                Ior. Era stato l’ex ingegnere Olivetti Paolo Scarabelli a creare la banca dati
                dell’istituto, il cosiddetto Ced. Uomo di fiducia di Marcinkus e De Bonis, da
                loro nominato capo ufficio nel 1981, rimase in banca fino al 1996, quando si
                dimise dopo aver ricevuto dei formali richiami per scarsa solerzia nel lavoro.


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