Page 322 - Peccato originale
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Note al capitolo Sconfitta e rivincita
1 Franca Giansoldati, Vaticano, Padre Georg: «La mia vita divisa tra due
papi», 22 ottobre 2013, disponibile al link: http://www.ilmessaggero.it/...
2 L’intervista prosegue e Gänswein ricorda come dopo la sfiducia, Ratzinger,
«per motivi di opportunità anche se non ha mai ricevuto Gotti, ha mantenuto i
contatti con lui in modo adatto e discreto». In effetti, l’indomani il santo padre
fece partire dalla propria segreteria un messaggio rassicurante al presidente
sfiduciato, con il quale gli assicurava che si sarebbe interessato alla vicenda.
Nei mesi successivi Benedetto XVI, coinvolgendo Bertone, cercò di
«riabilitare» in qualche modo Gotti Tedeschi con il progetto di affidargli un
altro incarico, ma l’idea naufragò definitivamente per le troppe resistenze.
Gänswein dice la verità? La sua affermazione è altamente credibile, proprio
per il ruolo che allora ricopriva e per l’abnegazione con la quale proteggeva
Benedetto XVI da possibili trappole e cattive interpretazioni al fine di evitare
che diventasse strumento inconsapevole di giochi di potere. Era dunque un suo
fedele alleato.
3 Benedetto XVI (a cura di Peter Seewald), Ultime conversazioni, Garzanti,
Milano 2016.
4 Sulla carta intestata Lasalvia, nato a Taranto nel 1966, laureato con lode
alla Sapienza, elenca tutte le sue ulteriori qualifiche: «psicoterapia
occupazionale; perfezionato in psichiatria di consultazione e clinica
psicosomatica; specializzazione in psicoterapia; iscritto nell’elenco degli
psicoterapeuti presso l’Ordine dei medici; professore a contratto presso il corso
di laurea nella professione sanitaria, seconda facoltà di Medicina e chirurgia La
Sapienza». Senza dimenticare che è responsabile del servizio di prevenzione e
protezione patrocinato dall’Ispesl (Istituto superiore per la prevenzione e la
sicurezza del lavoro) e capo équipe Medica della Scuola del mare, con compiti
di ricerca «psicosomatica» alle regate su pattugliatori della guardia di finanza
di Gaeta.
5 Francesco Anfossi, Cipriani, l’ultimo manager travolto dalle vicende Ior,
«Famiglia Cristiana», 2 luglio 2013.
6 A ricordare i passati muratori di Lasalvia e a censurare il suo agire
interviene un massone non allineato come Gioele Magaldi, fondatore del
Grande Oriente democratico. Magaldi è stato iniziato libero muratore nel 1998,
nella loggia Har Tzion Monte Sion 705 all’Oriente di Roma, all’obbedienza del
Grande Oriente d’Italia di palazzo Giustiniani, sino a diventare maestro
venerabile nel 2005. È un elemento significativo perché è proprio in questa
loggia che ha conosciuto e visto formarsi Lasalvia. Il sito del Grande Oriente
democratico verga un intervento molto duro contro il fratello massone:
«Costui lo conosciamo bene. Il fratello Magaldi ebbe modo di curarne
l’istruzione come apprendista libero muratore in quanto all’epoca secondo
sorvegliante della loggia e poi, come maestro venerabile, di seguirne l’ulteriore
maturazione in seno a tale famosa e prestigiosa officina. Attualmente, se non
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