Page 316 - Peccato originale
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Note al capitolo La malapianta
1 Classe 1958, discendente della famiglia nobile sveva dei Freyberg-
Eisenberg, sposato con Elisabeth Montagne, dopo aver studiato legge a
Monaco e Bonn, ha lavorato prima come analista tra New York e Londra per
poi fondare nel 1991 la società finanziaria Close Brothers GmbH, dove è
rimasto, dopo la cessione alla banca giapponese Daiwa Corporate Advisory
GmbH, come direttore amministrativo fino al dicembre del 2012. Nello stesso
anno, l’impegno al vertice della Blohm+Voss, industria navale nel settore
bellico e civile.
2 Alla riunione era presente una nutrita pattuglia di porporati italiani in asse
con Bertone: il cardinale al vertice della Prefettura per gli affari economici della
Santa sede, Giuseppe Versaldi, il cardinale Giuseppe Bertello, a capo del
Governatorato, e Domenico Calcagno, presidente dell’Apsa, il dicastero che si
occupa del patrimonio immobiliare e degli investimenti della Santa sede.
3 Rachel Donadio, Vatican Bank Looks to Shed Its Image as an Offshore
Haven, «New York Times», 30 maggio 2013.
4 Trasparenza con bilanci on line e controlli sui 19 mila conti, intervista di
Bernd Hagenkord a Ernst von Freyberg trasmessa da Radio Vaticano il 31
maggio 2013 e consultabile al link: https://www.avvenire.it/...
5 Bisognerà aspettare più di trent’anni per conoscere l’esatto ammontare di
questo risarcimento. Infatti, fino al 2017, nelle varie ricostruzioni si è sempre
indicata la somma di 242 milioni di dollari mentre una somma maggiore è
stata indicata dal cardinale australiano George Pell, voluto da papa Francesco
nel ruolo di prefetto della segreteria per l’Economia. In una relazione del 2015,
trapelata solo due anni dopo, Pell evidenziava come: «Dopo gli scandali del
1982 nella banca vaticana con l’arcivescovo Marcinkus e i banchieri laici
Michele Sindona e Roberto Calvi, quando il Vaticano fu costretto a pagare 406
milioni di dollari Usa in risarcimenti, era tornata una relativa serenità, finché
non vennero applicate all’interno del Vaticano le leggi internazionali contro il
riciclaggio di denaro». Analizzando i fogli di cassa dello Ior si trovano
certamente tre consistenti bonifici del 5 luglio 1984 con soldi prelevati dal
conto proprio dello Ior n. 051 6 04423P denominato «Provv. (Osci Val.)» che
probabilmente indica la cassa per le operazioni sulle oscillazioni delle valute.
Di questi bonifici due sono a favore dell’Ambrosiano tramite il conto Ior n. 051
7 11900M della banca Mantrust di New York, anticipati via telex il 28 giugno. Il
primo è di 151,5 milioni di dollari a favore di Banco Ambrosiano holding
tramite la Banque generale du Luxembourg, il secondo è di 41.608.444,46
dollari a favore di Banco Ambrosiano Spa da accreditare sempre sul conto della
Mantrust NY. L’ultimo risulta invece «a favore Union de Banques Suisses
Luxembourg city a/Cque 52010 att. Kobel» per altri 47.713.777,77 dollari.
6 Dal foglio di cassa n. 320232 «per accredito a avv. prof. Agostino Gambino
in c/ 001 8 90521 presso di noi, vedi nostra lettera del 17 luglio 1984 prot.
863688 pos. 2028 e quietanza dell’Avv. Gambino del 17 luglio 1984 prot.
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