Page 310 - Peccato originale
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5  La cessione del 37 per cento delle azioni si realizzò utilizzando il comparto
                estero dell’Ambrosiano. In particolare, secondo Carlo, figlio di Roberto Calvi,
                «nel 1972 13,5 milioni di azioni della Banca Cattolica del Veneto cedute dallo
                Ior alla lussemburghese Compendium (poi divenuta Banco Ambrosiano
                Holdings) furono trasferite alla società Radowall. Altre 4.560.000 azioni della
                Banca Cattolica del Veneto rimasero sul conto n. 90521 di Radowall, acceso
                presso lo Ior. Al trasferimento dei due pacchetti a La Centrale, lo Ior fu pagato
                in lire. Pagò Radowall in dollari all’estero trattenendo un beneficio di $ 7,6
                milioni per la conversione lira/dollaro. Radowall impiegò il ricavato per
                rimborsare Cisalpine Overseas di Nassau-Bahamas (poi divenuta Banco
                Ambrosiano Overseas Limited). Nel successivo 1973 la banca vaticana
                sottoscrisse obbligazioni a favore di Compendium per 85 milioni di franchi
                svizzeri garantite da Radowall attraverso cui erano transitati i fondi» (Carlo
                Calvi, Radowall, Ior e l’affaire Banca Cattolica e Toro Assicurazioni,
                http://fraudauditing.blogspot.it/...).
                  6  Fondato nel 1895 a Venezia per iniziativa del comitato diocesano dell’Opera
                dei Congressi.
                  7  Eppure alcuni episodi lasciavano presagire il futuro. Il 16 settembre 1972
                Paolo VI, in visita pastorale a Venezia, al termine della messa in piazza San
                Marco si tolse la stola papale mostrandola alla folla e la mise sulle spalle del
                patriarca Albino Luciani. Al di là dell’imbarazzo del timido Luciani, il gesto da
                molti venne interpretato come «profetico».
                  8  Come indica lo storico Carlo Bellavite Pellegrini nel monumentale Storia
                del Banco Ambrosiano (Laterza 2002), il finanziere grazie a una lettera di
                monsignor Amleto Todini, lontano parente della moglie, aveva conosciuto nel
                1958 Massimo Spada, uomo chiave dello Ior prima di Marcinkus. Grazie a lui
                era entrato in contatto con Montini all’arcivescovado di Milano. Due anni
                dopo, con il Vaticano, acquistò la Banca Privata Finanziaria, tramite la società
                Fasco A.G. del Liechtenstein, mentre nel 1964 lo Ior cedette a Sindona la quota
                di maggioranza della Banque de Financement di Ginevra (Finabank),
                rimanendo azionista con il 29 per cento delle azioni. Passano quattro anni e nel
                1968 il finanziere compra anche la Banca Unione, in passato della famiglia
                Feltrinelli.
                  9  Pasquale Macchi, nato a Varese nel 1923, laureato all’Università Cattolica
                di Milano, aveva ricevuto l’ordinazione presbiterale nel 1946 a ventidue anni.
                «Volto d’angelo, polso rigido» scriverà Giancarlo Galli in Finanza Bianca
                (Mondadori 2004). «Lo conoscevamo bene all’Azione cattolica milanese: un
                cuore grande come una casa, la disponibilità a “tutto capire” ma assoluta
                intransigenza nello stile. “Un prete è un prete”, andava ripetendo, e se la
                prendeva con quei “colleghi” che principiavano a dismettere la tonaca per il
                clergyman.» È stato sempre l’ombra di Paolo VI, condividendo ogni scelta del
                pontefice. Come quella di nominare Marcinkus nel dicembre del 1968
                segretario dello Ior, subito dopo esser stato consacrato vescovo di Orta, sede
                episcopale vicino a Cartagine, in Tunisia. Dopo la morte di Montini tornò a
                Varese come arciprete del santuario del Sacro Monte per poi venir nominato da
                Giovanni Paolo II nel 1989 arcivescovo prelato di Loreto, dove rimase fino al
                1996 quando si dimise. Negli ultimi anni si dedicò a far meglio conoscere la
                figura di Montini per poi morire a Milano il 5 aprile 2006 a ottantadue anni.



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