Page 254 - Peccato originale
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per  distruggere  la  vita  agli  omosessuali,  dentro  più  gay  che  in
                     qualsiasi altro ambiente. Preferivo addirittura ignorare l’esistenza dei
                     preti  gay.  Esistevo  già  io…  Chi  mi  conosce  sa  che  non  ho  tanta
                     fantasia: ciò che ho visto nel Sant’Uffizio pare fantascienza velata da
                     apparente normalità e serietà. I superiori insinueranno che una lobby
                     gay mi abbia fatto il lavaggio del cervello, mi abbia pagato e mi abbia
                     offerto  un  lavoro.  Ma  l’unica  lobby  che  io  abbia  mai  incontrato  è
                     quella cattolica, tanto omosessuale quanto omofoba.         14


                Chi  si  schierò  frontalmente  contro  fu  don  Dariusz  Oko,
                teologo  e  docente  dell’Università  Giovanni  Paolo  II  di
                Cracovia.  Il  sacerdote  da  sempre  è  in  lotta  contro

                l’omosessualità  nella  Chiesa,  tanto  da  sostenere  nei  suoi
                diversi  studi  accademici  l’esistenza  di  una  «omoeresia».

                All’indomani del coming out di Charamsa, era stato molto
                risoluto: «Credo che Charamsa faccia parte della lobby gay

                di  cui  ha  parlato  Francesco.  Suppongo  che  quanto
                compiuto  dal  monsignore  faccia  parte  di  un  complotto

                ordito con cura artigianale, probabilmente per indebolire,
                al  Sinodo,  la  posizione  dei  vescovi  polacchi  e  di  tutti  i
                vescovi fedeli all’insegnamento della Chiesa e del Vangelo.

                Credo         voglia       colpire        anche         la     posizione          della
                Congregazione  per  la  dottrina  della  fede  e  tentare  di

                indurre i padri sinodali ad accettare l’omosessualità nella
                Chiesa».    Don  Oko  era  stato  uno  dei  primi  a  parlare
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                apertamente di lobby gay, con uno studio pubblicato sulla
                rivista  polacca  «Fronda»  nel  quale  affermava,  come

                riportato  dal  sito  lanuovabussolaquotidiana.it,  che  «la
                Chiesa è infiltrata pesantemente da una potente lobby gay,
                che  decide  nomine  e  promozioni  attraverso  un

                meccanismo di ricatti e omertà».
                    A  parlare  di  gruppi  omosessuali  all’interno  del

                Vaticano,  senza  remore  e  in  modo  ancor  più  preciso,  è
                stato  il  teologo  tedesco  David  Berger,  dal  2009  al  2010
                lettore della Congregazione per la dottrina della fede ed ex

                docente  della  Pontificia  accademia  San  Tommaso
                d’Aquino, dalla quale è stato allontanato dopo aver fatto





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