Page 257 - Peccato originale
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addetto  dell’ufficio  Cerimonie  pontificie  negli  anni
                Settanta,  sotto  il  pontificato  di  Paolo  VI  prima  e  di

                Giovanni  Paolo  II  poi.  Adams  è  un  sacerdote  gay,  mai
                ridotto  allo  stato  laicale  (soltanto  allontanato  dalla  sua

                diocesi di Hartford), nemmeno dopo essersi sposato con il
                suo compagno dieci anni fa. In un’intervista rilasciata nel
                2013  alla  «Gazzetta  del  Mezzogiorno»  ha  svelato  un

                retroscena desolante:


                     Tutti all’interno del Vaticano sapevano delle storie che nascevano tra
                     giovani  preti  e  alti  prelati,  ma  tutti  facevano  finta  di  niente,
                     ignoravano, come uniti da un tacito accordo. Anche io ho avuto una
                     storia con un uomo importante della Chiesa, non lo nascondo. E l’ho
                     fatto  sperando  di  fare  carriera.  Lui  diventò  arcivescovo  di  una
                     cittadina  polacca  quando  Karol  Wojtyła  era  appena  diventato  papa.
                     Pensavo  che  una  storia  con  un  suo  conterraneo  mi  facesse  fare
                     carriera all’interno del Vaticano. Io ero un giovane prete, cedetti alle
                     sue avances, solo dopo scoprii che Wojtyła lo detestava. A quel punto
                     fu una bella delusione e decisi di lasciare il Vaticano per tornarmene
                     in Connecticut. Volevo trovare un compagno vero, volevo pensare alla
                     mia vita.  19


                Non  è  un  caso  forse  che  quel  potente  vescovo  polacco,
                come  riporta  il  quotidiano,  nel  2002  fosse  poi  finito  al

                centro  di  uno  scandalo  di  molestie  sessuali:  le  vittime
                erano dei giovani seminaristi. Nell’ottobre del 2015 padre

                Adams,  in  viaggio  in  Italia,  accetta  di  rilasciare
                un’intervista  alla  trasmissione  Mediaset  La  strada  dei
                miracoli,  e  per  la  seconda  volta  alla  «Gazzetta  del

                Mezzogiorno». E aggiunge qualche dettaglio inedito:


                     Quando  ero  giovane,  ed  ero  al  Vaticano,  tutti  sapevano
                     dell’omosessualità che regnava sovrana tra i preti, tutti sapevano delle
                     relazioni anche tra cardinali e giovani sacerdoti, ma nessuno diceva e
                     faceva niente. Si sapeva e basta, e si copriva tutto. E si faceva sesso
                     anche  per  fare  carriera  in  Vaticano,  anch’io  l’ho  fatto  con
                     quell’arcivescovo  polacco.  Ma  non  feci  carriera.  Anzi,  dopo  quella
                     storia capii che molti uomini che lì dentro portavano la tonaca più che
                     Dio  amavano  il  potere.  Ecco  perché  decisi  di  lasciare  Roma  e  il
                     Vaticano  e  di  ritornare  nel  Connecticut  dove,  poi,  ho  incontrato
                     l’amore della mia vita.   20





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