Page 214 - Peccato originale
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realizzato in quell’occasione troviamo oltre cento foto che
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ritraggono i pochi minuti di quell’incontro. Da quegli
scatti emergono due particolari importanti: lo sguardo
cupo e severo del papa quando ascolta il giovane
insegnante di religione e il passaggio della lettera dalle
mani di quest’ultimo a quelle di Bergoglio. Dalle immagini
successive non sembra che la missiva sia stata poi
consegnata agli assistenti. È quindi probabile che
Bergoglio abbia riposto quel documento nella cinta della
talare. La missione di Marco poteva dirsi, almeno per il
momento, conclusa.
Con quella lettera aveva voluto far conoscere a papa
Francesco, e solo a lui direttamente, una vicenda di abusi
sessuali, violenze e atti di intimidazione che si sarebbe
consumata nell’unica comunità di bambini e adolescenti
presente all’interno delle mura leonine.
Si tratta del preseminario San Pio X, che ha sede a
palazzo San Carlo, lo stesso in cui vivono diversi
importanti cardinali e, all’ultimo piano, l’ex segretario di
Stato Bertone. Qui le diocesi indirizzano i bambini della
scuola media che manifestano una predisposizione per il
sacerdozio. Una volta ammessi, gli allievi frequentano una
scuola privata parificata nel cuore di Roma, vivono nel
collegio vaticano e partecipano come chierichetti alle
funzioni religiose nella basilica di San Pietro. In estate
vengono affiancati durante le funzioni da altri bambini di
quinta elementare e prima media che in autunno, se
avranno superato il periodo di prova, potranno accedere a
loro volta al preseminario. A frequentarlo sono dunque i
chierichetti del papa, quelli che si vedono nelle più
importanti funzioni religiose. Si può solo provare a
immaginare quanto la sensibilità e l’immaginazione di un
bambino o di un adolescente possano rimanere colpite
dalla bellezza di San Pietro, dalla piazza gremita di
pellegrini, dallo stare a pochi passi dal pontefice.
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