Page 185 - Peccato originale
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commissione  cardinalizia  di  vigilanza  dello  Ior.  In
                particolare,  esce  il  cardinale  Attilio  Nicora,  sostituito  da

                un  porporato  di  fiducia:  Domenico  Calcagno,  al  vertice
                dell’Apsa e considerato molto vicino al segretario di Stato.

                La  situazione  si  sblocca,  ora  ci  sono  i  voti  per  mandare
                Gotti  Tedeschi  formalmente  a  casa  ed  eleggere  il  nuovo
                presidente:  il  barone  Ernst  von  Freyberg  subentrerà  a

                Ronaldo  Hermann  Schmitz,  vicepresidente,  che  aveva
                assunto la carica della presidenza ad interim nella fase di

                interregno.


                Sempre  a  partire  dalla  seconda  metà  del  2011,  altre

                vicende  si  sviluppano  sotterranee  e  alimentano  la
                tensione.  Mentre  in  Vaticano  s’incrociano  le  spade

                sull’antiriciclaggio,  a  Milano  si  gioca  una  partita  molto
                complicata.  C’è  in  ballo  il  futuro  dell’ospedale  San
                Raffaele, con i bilanci fortemente compromessi dai debiti.

                Si  parla  di  quasi  un  miliardo  e  mezzo  di  euro,  con  un
                patrimonio netto – cioè l’effettiva disponibilità di capitale

                dell’azienda – negativo per 210 milioni di euro e, come se
                non  bastasse,  diverse  inchieste  giudiziarie  in  corso.  La

                speranza dei cinquemila dipendenti è riposta nell’arrivo di
                un  cavaliere  bianco  dopo  l’epoca  di  don  Luigi  Verzé,

                padre-padrone  del  nosocomio.  Don  Verzé  è  stato
                sicuramente uno straordinario visionario, ma non ha mai
                tenuto  conto  delle  conseguenze  economiche  e  delle

                ricadute  giudiziarie  delle  sue  scelte.  L’ospedale,  fiore
                all’occhiello della sanità lombarda e italiana, è ormai a un

                passo dal default. La Santa sede è chiamata a intervenire
                da  una  pattuglia  formata  da  nomi  altisonanti:  c’è  l’ex
                presidente di Unicredit, Carlo Salvatori, il presidente della

                fondazione            Cariplo,          Giuseppe            Guzzetti,         l’allora
                amministratore  delegato  di  Banca  Intesa,  Corrado

                Passera,  seguiti  a  ruota  da  Gianni  Letta  e  Roberto
                Formigoni. Unicredit e Intesa vantano significativi crediti




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