Page 134 - Peccato originale
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Benedetto  XVI  per  un  inesorabile  senso  d’impotenza.
                Un’inquietudine profonda sul futuro della Chiesa, troppo

                condizionato  da  chi  cerca  di  avere  mani  libere
                nell’amministrazione dello Stato.

                    È  importante  rileggere  alcune  scelte  che  Ratzinger  ha
                compiuto per riaffermare il ruolo della Chiesa nel mondo,
                alla luce di quanto oggi possiamo raccontare dall’interno.

                Il progetto di Benedetto XVI è cominciato con la lotta alla
                pedofilia,  che  ha  impegnato  anche  finanziariamente  le

                diocesi,  soprattutto  in  Irlanda  e  negli  Stati  Uniti.
                Contemporaneamente il papa sapeva che il suo pontificato
                doveva affrontare un tema altrettanto decisivo, quello del

                denaro e, più in particolare, del rapporto tra i sacerdoti, la
                curia e i soldi. La questione è assai controversa, perché il

                denaro  serve,  ma  corrompe.  Dovrebbe  essere  un  mezzo,
                ma talvolta diventa un fine. Il problema sta quindi tutto in

                chi  lo  gestisce.  Chi  ha  la  delega  e  amministra  la  Santa
                sede.

                    Proprio da questo fronte arriveranno le onde telluriche
                più  destabilizzanti,  che  saranno  determinanti  nella
                rinuncia  al  pontificato  dell’11  febbraio  2013.  Diventa

                quindi  indispensabile  ricostruire  la  genesi  di  questo
                scontro in Vaticano, non solo per capire le ultime mosse di

                Benedetto  XVI  e  la  successiva  elezione  di  Bergoglio,  ma
                soprattutto  per  valutare  le  possibilità  che  Francesco  ha,

                oggi,  di  vincere  la  sfida.  Anche  perché,  come  vedremo,
                emerge una sorprendente continuità tra i due pontificati.

                Senza la coraggiosa azione preparatoria di Benedetto XVI,
                portata avanti con fatica negli ultimi, drammatici mesi al
                timone  della  barca  di  Pietro,  mai  Bergoglio  avrebbe

                trovato  la  maggioranza  al  conclave  del  marzo  2013.  Il
                punto di partenza è proprio l’estate del 2009, poco prima

                dell’incontro tra Bertone e Gotti Tedeschi, quando alcuni
                fatti fanno precipitare gli eventi.






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