Page 133 - Peccato originale
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assolutamente di conoscere i nomi dei correntisti. Così un
                domani, dovesse un’indagine penale coinvolgere l’istituto,

                non ti toccherà… Pensaci, è un gran bel vantaggio…» Lo
                interrompe  rapido  Gotti  Tedeschi:  «E  se  invece  dovessi

                chiedere i nomi dei clienti?». «A quel punto, amico mio,
                avrai quindici minuti per mettere in sicurezza i tuoi figli. A
                presto  caro,  e  ancora  complimenti  vivissimi.»  È  un

                consiglio  amicale  o  un  avvertimento?  L’unica  certezza  è
                che il professore ne resta sconvolto.                  1

                    Passa qualche giorno e il cardinale Tarcisio Bertone lo
                convoca  in  segreteria  di  Stato.  Vuole  proporgli
                ufficialmente l’incarico della presidenza allo Ior. Prima di

                accettare, Gotti Tedeschi chiede un colloquio riservato con
                Benedetto  XVI  e  con  il  suo  assistente,  monsignor

                Gänswein.  Da  questo  incontro,  il  banchiere  raccoglie  la
                decisione del santo padre di imprimere una svolta decisiva

                di  trasparenza  alle  finanze  vaticane.  La  mossa  di
                Benedetto  XVI  è  il  risultato  di  un  piano  dagli  obiettivi

                ambiziosi.  Un  progetto  antesignano  rispetto  alle  riforme
                che  quattro  anni  dopo  avrebbe  messo  in  cantiere  papa
                Bergoglio: trasformare lo Ior in una banca in linea con gli

                istituti  di  credito  più  trasparenti  del  mondo  occidentale.
                Una  vera  rivoluzione.  Per  coglierne  però  la  portata  e  la

                forza  bisogna  tornare  indietro  di  qualche  mese,
                trasferendoci  nell’appartamento  del  pontefice  presso  il

                palazzo apostolico. I racconti che seguono socchiudono le
                porte  dei  sacri  palazzi  portandoci  ancora  una  volta  nelle

                stanze più inviolabili, durante gli incontri più delicati del
                santo padre. Ciò è stato possibile grazie a nuovi documenti
                e  ad  alcuni  testimoni  e  protagonisti  di  queste  vicende,

                sentiti durante la stesura del libro.
                    Sono momenti essenziali, che servono a inquadrare lo

                scontro  tra  il  papa  e  i  mercanti  ormai  dimoranti  nel
                tempio. Uno scontro che ha segnato la seconda parte del
                pontificato di Ratzinger. Su tutto domina la sofferenza di




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