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Peer to peer
Un ulteriore metodo alternativo di microcredito, più diretto al singolo che
all’impresa, per raccogliere finanziamenti è quello del peer to peer, ovvero
«da pari a pari», che in questo caso significa da privato a privato. Il prestito
tra privati rappresenta un’evoluzione del mercato creditizio, sempre più
attento alle esigenze degli utenti di internet, e ha la caratteristica di
permettere a chiunque, in maniera trasparente, saltando gli intermediari
bancari, di risparmiare (a chi richiede soldi) e di guadagnare (a chi li
presta). Si parla anche di prestito sociale perché finanziatori e richiedenti
hanno la possibilità di conoscersi, di entrare in una community e decidere
in maniera libera a chi prestare denaro e per quale fine o a quale tasso. Ma
il termine «social» potrebbe essere anche fuorviante, meglio chiamarli
nuovi prestiti, erogati da piattaforme che non c’entrano nulla con gli istituti
di credito, che hanno costi di personale estremamente bassi, che
raccolgono capitale da privati direttamente sui loro siti e valutano la gran
parte delle richieste tramite un algoritmo.
Il sistema dei prestiti peer to peer è diffuso in tutto il mondo ma a essere
sempre più avanti degli altri sono gli Stati Uniti, dove ci sono due siti che
spopolano e che fungono da faro per il resto del mondo: Lending Club e
Prosper.
In Italia le community del credito al consumo sono un fenomeno
recente e ormai conosciuto grazie a Zopa (Zone of Possible Agreement
ovvero Zona di possibile accordo) e Boober. In Zopa – la piattaforma più
vicina alle esigenze descritte finora – chi decide di stare dalla parte dei
finanziatori, pagando una commissione annuale dell’1 per cento sulla
somma prestata ai richiedenti, è mosso da un duplice fine: investire il
denaro per una giusta causa, in modo trasparente, e ottenere un
rendimento a fronte di un rischio più basso (il cliente viene selezionato)
della media e frazionato tra almeno cinquanta richiedenti. Anche chi
richiede un prestito è mosso da un duplice fine: non favorire gli interessi di
banche e finanziarie ma quelli di altre persone e ottenere tassi più bassi
della media, quindi risparmiare.