Page 92 - Io vi accuso
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fornitura di servizi finanziari a clienti con bassi redditi, inclusi semplici
consumatori e lavoratori in proprio che tradizionalmente non hanno
accesso a servizi bancari. Il denaro è raccolto da un gruppo di persone ed è
gestito da un intermediario locale. Questo è il modello seguito, ad esempio,
dalla popolare piattaforma Kiva. Ricordiamo che il microcredito ha
permesso all’economista bengalese Muhammad Yunus di vincere il premio
Nobel per la pace nel 2006.
La sua Grameen Bank ha dato dignità e speranza a milioni di poveri oltre
che uno schiaffo morale alla Banca mondiale. Yunus, noto come «il
banchiere dei poveri», ha istituzionalizzato i piccoli prestiti che hanno
consentito, come dice la motivazione del premio, «di creare sviluppo
economico e sociale dal basso». Come racconta Cristina Nadotti su «la
Repubblica», «Yunus e i suoi collaboratori hanno cominciato battendo a
piedi centinaia di villaggi del poverissimo Bangladesh, concedendo in
prestito pochi dollari alle comunità, somme minime che servivano per
avviare progetti imprenditoriali. Un’azione che ha avviato anche un circolo
virtuoso, con ricadute sull’emancipazione femminile, poiché Yunus ha fatto
leva sulle donne per creare cooperative e promuovere il coinvolgimento di
ampi strati della popolazione». La Grameen Bank oggi ha oltre 1084 filiali e
vi lavorano 12.500 persone. I clienti in 37.000 villaggi sono 2 milioni e
100.000, per il 94 per cento donne. Il sistema non è in perdita: il 98 per
cento dei prestiti viene restituito. E allora vuol dire che funziona.