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correntisti che spesso si vedono negare il sostegno alle loro attività

economiche.»
«Nei casi più rilevanti, come quelli che mi hanno riguardato – conclude
Ceci – rimarrà comunque sempre centrale il ruolo dei magistrati: al fine di

garantire la tutela del whistleblower, i giudici dovranno sempre verificare
preventivamente le ragioni del licenziamento anche nei casi in cui i datori
di lavoro abbiano, ad esempio, precostituito ad hoc motivazioni atte a
sostenere la giusta causa. Questi, qualora licenziato, dovrà essere riassunto
su ordinanza ingiuntiva del tribunale e avrà diritto al risarcimento per gli

eventuali danni morali, economici o di carriera nonché delle eventuali
spese legali. Infine, dovrà essere introdotto un incentivo pecuniario per
motivare ulteriormente le persone a uscire dall’omertà e a denunciare casi

di illegalità nei confronti dell’interesse collettivo.»