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Una tenuta per monsignor Rambo


             Domenico Calcagno ha molti interessi: la fede, la famiglia, gli
          amici. Ma sopra ogni altra cosa il presidente dell’Apsa, uno dei

          monsignori bertoniani che ha mantenuto enorme potere anche nella
          nuova era di papa Francesco, è appassionato della campagna e di
          armi da fuoco. Nato nel paesino di Parodi Ligure nel 1943, una

          carriera fulminante grazie anche ai buoni uffici del cardinale
          Giuseppe Siri che lo ordinerà presbitero, Calcagno decide di
          prendere la licenza per porto d’armi per uso sportivo nel 2004,
          dopo che s’era iscritto al tiro a segno nazionale qualche mese prima.
          Monsignor Rambo, così lo chiamano a Savona. Da quando un

          giornalista, Mario Molinari, svelò che il prelato ha dato fondo ai suoi
          risparmi per comprarsi un fucile Breda calibro .12, un moschetto
          Schmidt Rubin, un fucile Remington americano, un altro russo

          marca Mosin-Nagant e una carabina calibro .12 Hatsan di
          fabbricazione turca. “Per uso sportivo e per collezione.” Calcagno
          conserva con sé anche un fucile Beretta, una doppietta da caccia
          “Fusil special” prodotta in Belgio, altri due fucili a due canne e,
          infine, una sputafuoco Smith&Wesson, potente revolver calibro .357

          chiamata anche “Distinguished Combat Magnum”, attrezzo che
          l’ispettore Callaghan avrebbe certamente apprezzato. Calcagno ha
          dichiarato “di custodirle nella propria abitazione in armadio chiuso

          a chiave”.
             Nel 2007 Calcagno si trasferisce a Roma dopo che Benedetto XVI
          lo promuove segretario dell’Apsa, e non sappiamo se nel trasloco
          abbia portato con sé la sua santabarbara. Di certo la polvere da
          sparo e la vita di campagna dentro le mura leonine gli mancano

          assai. Così, scoperto che l’ente di cui è stato segretario e che
          presiede dal 2011 possiede terreni agricoli tra i più belli della
          Capitale, ha deciso di non lasciarsi intrappolare nell’appartamento

          che gli hanno assegnato in Vaticano, e di farsi anche un buen retiro
          con appartamento e cascina immersi in una ventina di ettari
          all’interno della tenuta San Giuseppe sulla Laurentina.
             Cultore di matematica e finanza (Siri capì le sue abilità già
          giovanissimo, quando il suo allievo riuscì a ristrutturare grazie a

          finanziamenti privati l’oratorio genovese di Sant’Erasmo a Genova)
          Calcagno è uno dei pochi cardinali esperti di numeri: nominato nel
          1996 presidente del ricco Istituto centrale per il sostentamento del
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