Page 92 - Avarizia
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Difficilmente dietro le sacre mura, tra palazzi rinascimentali e
dimore ottocentesche, si trovano appartamenti umili e di bassa
metratura. Pell, “ministro dell’Economia” di Francesco, vive nella
torre San Giovanni in mezzo ai giardini vaticani in trecento metri
quadrati circa, stessa metratura per i porporati Giuseppe Versaldi,
Mauro Piacenza e Fernando Filoni, attuale prefetto di Propaganda
Fide che abita in una casa sopra il Gianicolo. Il cardinale Francesco
Marchisano è deceduto nel 2014 nel suo appartamento da circa
seicento metri quadrati a San Callisto, una zona extraterritoriale del
Vaticano a Trastevere, mentre monsignor Josef Clemens, storico
segretario di Ratzinger quando quest’ultimo era prefetto della
Congregazione per la dottrina della fede, usa un appartamento nel
palazzo del Sant’Uffizio con annesso salone del Seicento affrescato,
allo stesso piano di quello del cardinale Velasio De Paolis. Entrambi,
naturalmente, godono di vista a cinque stelle sulla basilica di San
Pietro.
“Gesù vuole che i suoi vescovi siano servi, non principi. Non si può
capire il Vangelo senza la povertà,” ripete nei sermoni papa
Francesco. Chissà se ad Angelo Sodano, predecessore di Bertone,
sono fischiate le orecchie. Per lasciare la Prima Loggia del palazzo
apostolico l’ex segretario di Stato di Giovanni Paolo II ha chiesto e
ottenuto mezzo piano del grande Collegio Etiopico, e per rifarlo
completamente ci sono voluti mesi di lavori. Suo compagno di
pianerottolo fu per otto anni, fino alla morte avvenuta nel 2014,
l’amico cardinale americano Edmund Casimir Szoka, anche lui fatto
fuori dalla nouvelle vague di Benedetto XVI nel settembre del 2006.
I maligni sostengono che i due appartamenti di lusso siano stati una
sorta di buonuscita.
Il presidente emerito della Cei Camillo Ruini – come ha scritto
Ignazio Ingrao – vive invece in viale Vaticano in un attico di
cinquecento metri quadrati (divisi però tra residenza e ufficio),
stessa metratura di cui può disporre José Saraiva Martins, prefetto
emerito della Congregazione delle cause dei santi “con attico e
super attico da cinquecento metri quadrati,” chiosa il vaticanista di
“Panorama”, “con vista sulla basilica di San Pietro”. I
maxiappartamenti sono ex dimore di rappresentanza, con alcuni
spazi destinati a due-tre suore che cucinano, servono e rassettano.
L’affitto è gratuito ma i costi di gestione sono in carico alle porpore.