Page 65 - Avarizia
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cento degli impiegati e il 52 per cento del personale sampietrino”,
per una crescita dei costi “valutabile intorno a 10 punti
percentuali”. Dai vari documenti risulta che la busta paga più alta
era appannaggio del “sampietrino soprastante” (così si chiama il
capo delle maestranze specializzate della chiesa, dette a loro volta
sampietrine) Andrea Benedetti (3800 euro netti al mese), capo degli
operai e vero braccio destro – insieme al capoufficio Maria Cristina
Carlo-Stella, citata in qualità di organizzatrice di eventi flop molto
costosi “come la mostra Petros Eni, con perdite che superano gli
800 mila euro” – di Comastri. Benedetti è dipinto come “l’autorità
assoluta” della basilica, figura che decide i programmi dei lavori
ordinari e straordinari, e autorizza “ore straordinarie non
programmate e non autorizzate preventivamente dai superiori”, un
dominus che può firmare da solo fatture “regolarmente messe in
pagamento e anche di importo elevato”. La nota racconta, infine,
anche di presunte gare milionarie “pilotate” (per i servizi di pulizia
avrebbe vinto una ditta che aveva presentato un’offerta meno
conveniente di un’altra), o di appalti aggiudicati “irregolarmente”,
come quello per il restauro dei marmi del “prospetto sud” della
basilica.
Comastri è uno tosto, e ha resistito alle critiche e alle pressioni di
Bertone. Francesco di lui si fida, anche se il suo nome è finito –
insieme ad altri – nell’inchiesta su Paolo Gabriele, il maggiordomo di
Benedetto XVI condannato per Vatileaks: secondo la gendarmeria la
gola profonda parlava anche con l’attuale arciprete e vicario di
Francesco per la Città del Vaticano. Nonostante tutto la gestione di
San Pietro è ancora cosa sua. Non solo: Comastri è anche vicario
dello Stato della Città del Vaticano, istituzione nata nel 1929 in
seguito ai Patti lateranensi firmati tra Pio XI e il regime fascista: il
patrimonio immobiliare e mobiliare, secondo alcuni dati del 2011
che chi scrive ha potuto esaminare, superava i 56 milioni di euro,
per un utile di esercizio che nel 2010 ha toccato addirittura i 6,2
milioni.
Il potente Comastri è adorato dai suoi “sampietrini” (il cardinale
non ha paura di salire sulle gru e sporcarsi la tunica, raccontano gli
operai), mentre la sua cerchia di amici lo ha sempre difeso davanti a
ogni venticello calunnioso. Nessuno ha avuto nulla da ridire
nemmeno quando, nel 2013, il cardinale ha deciso di affidare in