Page 344 - La cucina del riso
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Sicilia




                 borghi tipici medievali, e si prepara facendo lessare 1 kg di riso in 2 litri di
                 latte, aggiungendone altro fino a cottura e man mano che si assorbe. Tolto
                 dal fuoco, si condisce con 150 g di cioccolato amaro fuso o grattugiato e
                 400 g di zucchero (o secondo i gusti). Prima di servire, si spolverizza con
                 zucchero e cannella.
                     Una variante prevede l’aggiunta di graniglia di mandorle tostate, oppu-
                 re di dadini di canditi.
                     Diffuse in tutta l’isola, e quindi con numerose varianti, sono le crespel-
                 le di riso (crispeddi di risu): a Pedara sono simboliche per il Santo Patrono;
                 a San Piero Patti per Natale; a Catania per San Giuseppe. Vanno comunque
                 mangiate caldissime, appena fatte. Si riporta la variante catanese che è la
                 più conosciuta e diffusa.




                       CRESPELLE DI RISO (CRISPEDDI DI RISU)
                  Ingredienti: 1 kg di riso, 1 lt di latte, 500 g di farina majorca, 150 g di lievito di birra
                  sciolto in poca acqua tiepida, le bucce grattugiate di 1 limone e di 1 arancia, miele,
                  polvere di cannella, olio per friggere.
                  Preparazione: lessare il riso nel latte. Man mano che cuoce allungare con acqua bol-
                  lente e procedere nella cottura come per un risotto ma fino a che risulti quasi scotto.
                  Togliere dal fuoco e, appena tiepido, incorporare la farina, il lievito di birra sciolto in
                  poca acqua tiepida, e le bucce grattugiate di limone e arancia. Impastare e far lievi-
                  tare dalle 2 alle 4 ore. Prelevare l’impasto a cucchiaiate e farne delle crocchette che
                  saranno fritte - fino a doratura - in olio bollente. Condire con miele diluito con poca
                  acqua e scaldato sul fuoco, avendo cura che le crespelle si imbevano uniformemente.
                  Cospargere con polvere di cannella.



                     Tra le preparazioni che si sono imposte in epoca recente, la più affer-
                 mata e nota è quella del “ripiddu ’nnivicatu”, montagna innevata, un pri-
                 mo piatto frutto dell’invenzione moderna di un cuoco catanese. Si tratta di
                 un riso al nero di seppia presentato a piramide, con la punta condita con
                 ricotta, e sulla cima salsa di pomodoro piccante. Intrigante rappresentazione
                 dell’Etna innevato e col fuoco al centro, mix sicilianissimo di terra, mare e
                 fuoco!



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