Page 335 - La cucina del riso
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Sicilia




               un cibo “di strada”, e per tale ragione è difficile trovarne menzione nei ricet-
               tari, mentre sappiamo che la confezione domestica appare vanto esclusivo
               legato alla tradizione della famiglia.
                    In  buona  sostanza  le  arancine  siciliane  deriverebbero  dal  migliora-
               mento di un comunissimo modo di mangiare del mondo arabo, secondo il
               quale si metteva nella mano sinistra del riso lessato in cui si introducevano
               pezzettini di carne ovina.
                    Da questa usanza alimentare si passa agli arancini, sottoposti nel tempo
               ad un processo di arricchimento del gusto e degli ingredienti e, soprattutto,
               alla preziosa “panatura” che ne fa un cibo da asporto, riferito nientemeno
               che alla corte di Federico II.




               PROFUMO D’ORIENTE


                    L’Oriente in questo caso non è sponda, ma è la Sicilia stessa, terra
               feconda nella quale gli Arabi, conquistatori, portarono il bene della loro
               sapienza agricola. Dopo la lunga guerra sanguinosa, la pace vide l’isola
               rifiorire sotto la tolleranza e la sagacia dei nuovi padroni, superando la fase
               di decadimento che il latifondismo, romano e bizantino, aveva generato.



                                   Storia dEll’“arancinU”

                   Giovanni  ruffino,  docente  di  lin-  siciliani  del  ‘700  e  dell’800.  Que-
                   guistica  italiana  presso  l’Università   sta  parola  compare  invece  alla
                   di Palermo e accademico corrispon-  fine  dell’ottocento.  il  traina,  il
                   dente  dell’accademia  della  crusca,   vocabolario  siciliano-italiano  del
                   spiega:  “la  pratica  di  preparare   1868, riporta per esempio il termine
                   questi  supplì  di  riso  con  vari  con-  “arancinu”.  nella  Sicilia  orientale,
                   dimenti,  secondo  il  mio  parere  è   messinese  e  catanese  soprattutto,
                   relativamente  recente.  non  risale  a   si  dice  “arancino”  e  ha  la  classica
                   tradizioni lontanissime come accade   forma a pera. a Palermo, l’arancina
                   in molti casi per la cultura alimenta-  ha invece una forma rotonda simile
                   re in Sicilia. la parola arancina non   ad un’arancia, ed è femminile. aran-
                   è  registrata  nei  grandi  vocabolari   cinu  anche  in Vincenzo  Mortillaro,





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