Page 333 - La cucina del riso
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Sicilia
“ARANCINU”: FEMMINILE O MASCHILE?
Se si volesse tradurre in immagini la sontuosità della Sicilia, certamente
si farebbe ricorso alla cassata e all’arancino (al maschile questo, nella Sicilia
orientale; arancina, al femminile, per quella occidentale), un condensato pit-
toresco e mirabile della storia dell’isola e dei suoi più famosi prodotti gastro-
nomici, destinati a rappresentare l’isola stessa, patrimonio e opera d’arte a un
tempo. Sintesi della storia di una terra e delle sue dominazioni, Greci, Romani
e Arabi per la cassata, decisamente gli Arabi per il secondo (o la seconda).
Ecco che vale subito la pena di affrontare il problema di come chiamare questa
famosa preparazione della cucina siciliana a base di riso, un sogno che diveni-
va realtà, quando, sul traghetto, il sicilianissimo “ferribotto” lo si acquistava,
pregustando in quell’involucro croccante e morbido le promesse di delizie del
viaggio in Sicilia. Altri tempi, rintracciabili ora solo in letteratura. Ma quella
sontuosa e allegorica pigna di riso, zafferano e carne, che nel tempo si tinge
lievemente di rosso ragù, pisellini e una filatura di formaggio, magnifico cibo
di strada, punta di diamante dell’immaginario collettivo (Camilleri docet),
veicola, pari pari, un sentore d’Oriente.
Gli arancini di Montalbano
nel libro omonimo, andrea camilleri racconta tutti i passaggi della ricetta
per questa delizia di riso tipica siciliana. Una preparazione laboriosa che
termina nella pentola: “doppo, tutti gli arancini s’infilano in una padeddra
d’oglio bollente e si fanno friggere fino a quando pigliano un colore d’oro
vecchio. Si lasciano scolare sulla carta. E alla fine, ringraziannu u Signiruzzu,
si mangiano!”.
Una profonda divisione lessicale separa l’“arancino” orientale, di
forma conica, dalla rotonda “arancina” della Sicilia occidentale, peggio di
un’immaginaria linea gotica! Ma identica è la sostanza, e tanto basta.
Interessante è invece considerare quando questo lemma appare nella
letteratura, in dizionari o ricettari, per datarne la diffusione, tenendo ben pre-
sente il fatto che l’arancino, per la sua fattura da asporto, viene considerato
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