Page 293 - La cucina del riso
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Molise




                    L’assunzione del riso nella ritualità a sfondo religioso è confermata
               nella  presenza  di  questo  ingrediente  nella  tradizione  del  convito  di  San
               Giuseppe, una delle feste più sentite e rispettate dalla devozione popolare.
               In diversi comuni, due delle tredici portate sono a base di riso: una salata,
               fatta di riso condito con l’olio di frittura degli “sfringiune”, pasta lievitata
               servita alla fine (Montorio, Larino e Guardialfiera, dove si aggiunge anche
               l’uva sultanina); l’altra dolce, costituita dal riso con il latte aromatizzato
               (Riccia, Jelsi, Lupara). Nel luogo che può essere considerato l’epicentro dei
               numerosi conviti di San Giuseppe - Riccia - si ritrova un antico richiamo
               risalente alla monografia che Berengario Amorosa ha dedicato agli inizi del
               Novecento al suo comune di nascita. Descrivendo il convito, egli annota:
               “In ultimo sono dispensati alcuni lavori imbottiti con ceci pesti col miele,
               con riso e con cipolle, denominati nell’idioma riccese cavezune (cialdonel-
               li)”. Anche se la destinazione del riso ad una funzione rituale può essere
               considerata, come esperti di questo cereale affermano soprattutto per l’uso
               che se n’è fatto nel Mezzogiorno, come un’alternativa ad un pieno e diffuso
               consumo gastronomico, avvenuto invece nelle aree risicole e urbane del
               Nord, la sua persistenza in alcune delle tradizioni più radicate e riconosciute
               dai molisani è certo il segno di un lungo rapporto positivo e confidenziale,
               che avrebbe aperto la strada ad una più organica ed equilibrata integrazione
               del loro mangiare quotidiano.









                                    HAnno collAborAto

                   daniela battista                  Giovanna Maria Maj (CT)
                   ersilia caporale                  enzo nocera
                   Maria cristina carbonelli di letino  Fernanda Pugliese
                   giampaolo colavita                italo sciarretta
                   Franco di nucci                   si ringrazia la dottoressa ida oriunno
                   Anna Maria lombardi               per le ricette fornite
                   Norberto Lombardi (DCST)





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