Page 280 - La cucina del riso
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Molise




                 Un ospite antico


                     Il riso compare ormai ordinariamente sulla tavola dei molisani come
                 un cibo apprezzato per le sue qualità nutritive e talvolta ricercato per la
                 particolarità  di  alcune  soluzioni  gastronomiche,  che  solo  in  pochi  casi,
                 per quanto significativi, possono essere fatte risalire alla tradizione locale.
                 È l’approdo di un lungo percorso di “italianizzazione”, alimentare e gastro-
                 nomica, di una popolazione che pure si era rivelata tra le più distaccate e
                 ostili all’unificazione nazionale, ma che, con il progredire delle condizioni
                 di vita e l’accettazione di modelli culturali e comportamentali “nazionali”,
                 si è poi omologata agli standard comuni.
                     Nondimeno, come per altre regioni meridionali, nelle quali il consumo
                 del riso a livello diffuso è soprattutto il risultato di un processo di conta-
                 minazione culturale, riveste un qualche interesse la ricerca di più o meno
                 lontane  preesistenze  produttive  di  questo  cereale  in  ambito  locale.  Non
                 tanto per piantare bandierine campanilistiche, quanto per trovare possibili
                 riscontri al quesito, che ancora si trascina, circa i tempi e i modi in cui il riso
                 è arrivato in Italia meridionale per poi prolungarsi e insediarsi stabilmente
                 nelle  aree  diventate  storicamente  produttrici.  Ma  anche  l’individuazione
                 delle forme che la cultura del riso ha assunto, nell’arco di tempo necessario
                 alla sua maturazione e alla sua diffusione, può aiutare a cogliere dinami-
                 che gastronomiche interessanti tra aree contermini, tra realtà urbane, come
                 Napoli, aperte a influenze internazionali, e ambienti provinciali più statici
                 e conservativi; tra ceti borghesi, che elaboravano una civiltà delle buone
                 maniere e una gastronomia differenziata attraverso la frequentazione delle
                 città e le letture, e ceti popolari lungamente adusi ad un’alimentazione di
                 sussistenza e dediti prevalentemente all’autoconsumo.
                     Per quanto riguarda i dati storici relativi alla produzione di riso in ter-
                 ritorio molisano e in aree strettamente contermini, non mancano richiami
                 di un certo interesse, abbastanza peculiari se paragonati a quelli di regio-
                 ni affini che sembrano esserne prive. Si parte, per quanto è possibile dire,
                 dall’arrivo degli Aragonesi in Italia meridionale, nel XV secolo, che avendo
                 conosciuto il riso dai Mori insediatisi in Spagna, l’avrebbero importato nel
                 Mezzogiorno, favorendone in alcune aeree la coltivazione.



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