Page 263 - La cucina del riso
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Abruzzo




               certo salubri, generava la cosiddetta “mala aria”, della quale non si conosce-
               va certo l’eziologia ma che certamente era associata alla presenza di febbri
               “terzane” e “quartane”. Le relazioni redatte dalle condotte mediche locali,
               in maniera frequente fanno riferimento a questo fenomeno che, complici le
               già ricordate condizioni igieniche pessime presenti nell’area in quello scor-
               cio di tempo - siamo infatti in un ambito compreso tra la metà del 1700 e
               la metà del 1800 - incide non poco sull’elevata mortalità della popolazione.
                    Dunque febbri mortali, malariche, tifoidi o coleriche, come detto, che
               non era agevole distinguere; la paura, oggettiva, e la superstizione giocava-
               no un ruolo non marginale, nel generale contesto, e la memoria dei manzo-
               niani “untori” faceva il resto.
















































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