Page 240 - La cucina del riso
P. 240
Lazio
da Sua Eminenza, il 13 febbraio1682 nel castello di Nettuno in onore del
conte Bussi, la ricca nota spese delle provviste alimentari prevedeva, fra
tutti i vari alimenti, un’abbondante quantità di riso. Il Cardinale predilige-
va le minestre di riso con latte, mandorle e con verdure anche per la sua
mensa quotidiana, come risulta dall’elenco delle vivande indicate per la
“sua provisione”, relativa al 1687. Non da meno era il cardinale Chigi,
perché, fra le carte dell’Archivio Chigi, riguardanti i pranzi quotidiani del
Cardinale, troviamo, fra carni, pesci, verdure, anche il “Riso di Salerno”.
Il riso aveva successo in ogni circostanza conviviale: interessanti
sono i pranzi che venivano offerti alle varie confraternite che giungevano a
Roma in visita al Papa e alla città, ospiti della confraternita di San Giovan-
ni Decollato. Questa era ricca, non badava a spese e offriva, ai confratelli
in visita, pranzi succulenti e gustose pietanze come risulta dai ricercati
menu preparati nel 1650, dove le minestre di riso erano esaltate insieme a
tutti gli altri tipi di minestre e di vivande.
Itinerari di Cultura Gastronomica 239