Page 229 - La cucina del riso
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Umbria




               GOLA E PREGHIERA


                    La tradizione è senza dubbio alla base della cucina umbra, con piatti
               non sempre poveri o popolari. È comunque una cucina poco influenzata dal-
               le regioni vicine, che si basa essenzialmente sulla carne e sui prodotti della
               terra, che vengono usati sia nelle grandi occasioni sia nel pasto quotidiano.
               Può essere definita una cucina semplice, con lavorazioni in genere non trop-
               po elaborate, che esaltano i sapori delle materie prime. Le radici affondano
               nella civiltà degli Umbri prima (Etruschi per la zona tra Perugia e Orvieto)
               e dei Romani poi, con frequente uso di legumi e cereali.



                      RISO COn LEntICChIE
                 Ingredienti (per singola porzione): 40 g di riso, 50 g di lenticchie, 1 foglia di alloro,
                 50 g di pomodori pelati, 10 g di olio extravergine di oliva, prezzemolo, 1 spicchio di
                 aglio, pepe, sale, 200 ml di brodo vegetale.
                 Preparazione: porre in una pentola con acqua fredda le lenticchie, la foglia d’alloro
                 e lo spicchio di aglio. Salare e far bollire lentamente per circa 30-35 minuti. Scola-
                 re e cambiare l’acqua. nel frattempo, rosolare dolcemente l’aglio e il prezzemolo
                 nell’olio, unire i pomodori passati, far bollire e, dopo qualche minuto, aggiungere le
                 lenticchie scolate e il brodo bollente. Cuocere per 20 minuti circa, infine aggiungere il
                 riso mescolando spesso e delicatamente.



                    Eppure, anche in una regione in apparenza chiusa alle novità, il “segno”
               del riso può essere tracciabile.
                    La storia ci dice che il trasferimento papale ad Avignone favorì, fino a
               tutto il Quattrocento, il proliferare di Signorie nella regione, ad opera delle
               più prestigiose famiglie umbre. E con le Signorie fiorì anche il costume
               improntato a divertimenti e agli splendidi usi conviviali. Simone Podenzia-
               ni (o Prodenziani, Prudenziani secondo alcuni, 1387-1440), poeta vissuto a
               Orvieto a cavallo tra il XIV e XV secolo, è noto per aver composto canzoni
               a sfondo culinario - che presumibilmente furono anche musicate - raccolte
               sotto il titolo Il Sollazzo e il Saporetto. Le sue rime - oltre ad essere ottimo
               esempio di poetica tardomedievale - sono molto utili anche ai fini di una



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