Page 231 - La cucina del riso
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Umbria




               piccola storia del costume italiano a tavola, in quanto presentano alcuni
               menu, in quartine deliziose, enumerando piatti e vivande celebri all’epoca
               e spesso onnipresenti sulle tavole. Alcuni dei suoi sonetti forniscono una
               precisa documentazione su singole vivande - minestre, carni domestiche e
               selvagge, confetture dolci o aromatiche, conserve, composte e vini di varie
               qualità - e sull’ordine delle portate. Vi si parla, per esempio, di “bramante”,
               biancomangiare, di cui è descritta la più antica ricetta per cucinare con que-
               sta salsa i petti di pollo (o, in Quaresima, i filetti di pesce). Il biancomangiare
               si otteneva macinando il riso, passandolo al setaccio e facendolo poi bollire
               con latte di pecora o di capra: in questa salsa si immergevano i petti di pollo
               (o i filetti di pesce), con zucchero e lardo fritto; dopo aver fatto bollire il
               tutto lentamente, prima di servirli, si cospargevano di altro zucchero e altro
               lardo fritto, talvolta anche con mandorle fritte nel lardo e zenzero bianco
               tagliato fine. Il Prudenziani spazia nei suoi versi in una grande quantità di
               cibi, a dimostrazione della ricchezza della cucina signorile di questo secolo,
               non priva di stranezze, se egli suggerisce di offrire, ad esempio, ali e piedi
               di uccelli in insalata; le lepri e i caprioli li consiglia in salsa dolceforte e la
               lonza di maiale messa sotto sale (sommata).




                                         TorTa de risaTa

                   in teglia Maddalena, quella con due   cotto sulla brace quasi stufato senza
                   buchi nel mezzo, fa così: prendi del   una goccia d’acqua ma sia spaccato
                   formaggio  fresco  e  fa  fette  da  un   l’acino.  Pestalo  e  mettilo  da  parte.
                   canto all’altro alquanto sottili e lava   Prendi  poi  12  uova  prima  sbattute
                   4  o  5  volte;  se  non  hai  formaggio   con il mestolo e rimetti tutte queste
                   fresco [mezza forma ordinaria] grat-  cose nel mortaio e serviti delle uova
                   tugia quello duro, che sia di pecora,   per stemperare quanto volta per volta
                   e  mettilo  in  un  pezzo  di  stoffa,  fa   entra nel mortaio. Metti infine in una
                   allentare in acqua tiepida per 4 o 5   pignatta  tutto  quanto  hai  preparato
                   ore o meno e poi spremilo e pestalo   e  completa  con  miele,  una  mezza
                   bene e mettilo da parte e poi pesta   libbra più o meno; assaggialo perché
                   mandorle  pulite  e  metti  da  parte  e   questa pietanza deve essere dolce e
                   poi  cuoci  una  notevole  quantità  di   con poco sale e falla cuocere indietro
                   riso  che  sia  senza  brodo  e  venga   sulla  brace,  rimesta  continuamente





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