Page 227 - La cucina del riso
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Marche




               l’aggiunta di riso aumentasse questa proprietà. È da notare che, a volte,
               l’aggiunta di tuorli d’uovo conferisce a questo piatto un tenue colore giallo
               oro e che l’oro era il simbolo della ricchezza e della fortuna.
                    Un’altra  interessante  e  rara  preparazione  dell’area  jesina,  che  si
               faceva  nel  periodo  dell’uccisione  del  maiale,  riportata  nel  libro  di  Leo-
               nardo  Bruni,  Ricette  raccontate  nelle  Marche,  è  il  riso  con  caciap-
               pa:  “La  caciappa  è  il  musetto  con  la  mandibola  del  maiale.  Queste  si
               lessano  con  sedano,  carota  e  cipolla  sino  a  che  la  carne  non  si  stac-
               chi  bene  dall’osso.  Cuocere  il  riso  nel  brodo  e  servirlo  semibrodoso.
               La carne si serve condita con olio, aceto, sale e pepe”. In alcune aree marchi-
               giane, fino agli anni Sessanta del Novecento, era abitudine offrire minestre
               di riso anche in altre importanti circostanze, come i banchetti della mietitura
               (riso con coniglio) e nei battesimi, come auspicio di gioia per l’evento e per
               l’augurio di felicità per il nascituro.






























                                    HANNO COLLABORATO

                   Piergiorgio Angelini (Dcst)       Carla Chiaramoni
                   Leonardo Bruni                    Mauro Magagnini (ct)





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