Page 147 - La cucina del riso
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Veneto




                    La lavorazione del riso inizia dal risone. A differenza degli altri cere-
               ali, quali grano e mais, che vengono ridotti in semola o farina, per il riso
               l’obiettivo principale è mantenere i granelli il più possibile interi. L’elevata
               digeribilità è da ricercare nel tipo di amido, un polimero dell’alfa-glucosio,
               costituito da amilosio e amilopectina e organizzato in granuli di dimensioni
               (2 -10μ) fino a 20 volte più piccoli del frumento e ben 70 volte rispetto
               a quelli della patata. Le preferenze e i gusti dei consumatori di riso sono
               legate anche alla quantità di amilosio (mediamente 15-25% dell’amido tota-
               le) presente. Le varietà Arborio, Vialone nano e Carnaroli ne contengono
               rispettivamente il 19,6%, 23,9% e 24,1%, il che conferisce particolari e
               differenti caratteristiche di tenuta alla cottura del granello. È stato dimostra-
               to che aumentando il contenuto di amilosio diminuisce l’indice glicemico
               (IG) e, così, varietà come Carnaroli, Elio e Vialone nano presentano una
               percentuale di digestione e assorbimento rallentate, quindi una minor rispo-
               sta glicemica e un minor fabbisogno di insulina. I risi con elevato contenuto
               di amilosio, come peraltro altri cereali che ne sono ricchi, tra cui l’orzo,
               determinano anche una maggior sensazione di sazietà.
                    La  risicoltura  ha  conosciuto  momenti  di  grande  favore,  alternati  ad
               altri di minor fortuna, in virtù delle ampie oscillazioni dei prezzi. In par-
               ticolare, dopo l’apertura del Canale di Suez, si ebbe il tracollo del valore
               del riso (per l’importazione dall’Oriente di prodotto a bassissimo prezzo) e



                                  Aneddoto su “risi e bisi”

                   ecco il dialogo fantasioso avvenuto   de  San  Marco?”  (Eccellenza,  ad
                   tra il doge e i suoi Procuratori nel   oggi non è ancora arrivato il riso delle
                   1708,  allorché  a  Venezia,  il  dì  di   valli del Veronese e nemmeno i piselli
                   san Marco, fu servito il classico risi   di Chioggia?).
                   e  bisi  con  due  prodotti  venuti  dal   “Ramenghi che non si altro, ndè da le
                   Vicentino, vista la non buona annata   moneghe de Grumolo e deghe quatro
                   agricola delle risaie di Verona e delle   zecchini in più ai vilani de Lumignan,
                   coltivazioni dei piselli a Chioggia.  vedarè che la settimana che vegnarà a
                   “Eccelensa, ancuo non xe rivà i risi   avremo el nostro piato” (Sciocchi che
                   de le valli veronesi e gnanca i bisi de   non siete altro andate dalle monache
                   Ciosa, cossa faremo par la tradision   di  Grumolo  e  date  quattro  zecchini





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