Page 93 - Raccolta amplissima di canti popolari
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шо, e alla celebrità di chi lo presiede (1); La favella , che siciliana addiiiiandiauiu,
alla dottrina, alla volontà atlivissima, alla parlavasi ab antico fra noi, e sin dal se
concordia di chi lo compone; e alla férvida cólo XI e furse molió prima adoperavasi
e potente anima del popólo, del cui morale nelle poésie, nelle contrattazioni ; alquaniu
carattere, del cui sapere, della cui viltorio- ingentil1ta spaziavasi nelle aule della Corle
sa energia esso è specchio. e del parlamento; sposata al suono di mu-
Nè i suoi lavori saranno volti ad ¡¡lu sicali struinenli sublimavasi nei canti dei
strare questa о quell' altra parte del terri poeti, e dipui manteneasi quasi invariala
torio, de'diritti, delle leggi, della storia in per otto secoli di villa, di guerre, di oc-
sulare : questa Accademia sorge nella me cupa/ioni, di rivolte in mezzo a popoli slra
trópoli di Sicilia, accoglie riel suo seno tutti nieri, linché dal sovruiuaiio ingegno del Meli
i dotti siciliani , puö perianto, e non deve era falla, come per miracolo, pregialissima
interessarsi che di tulla Sicilia. Quindi ire a quanti sono genlili e dolli uoiuini in Eu
stupende opore d' universale vantaggio lia ropa, ed eterna al lempo medesiiuo. Sic-
divisato produrre per ora, cioè, la uiblio- come non v' ¿angelo il più diinenlicalo del-
ГЕСА SICILA, il VOCABGLAItIO l.MVEKSALK Sl- Г isola che non sia stato illustrato dai 110-
CELO ITALICO, LA TOPOGRAFIA MEDICO SICILIA stri sapienli liapassali o coelanei; cosi del
NA, cominciando da quella della capitale. pari e nieglio que»la luminosa eredilá. di glo
La prima cunterrà la versione e la corre- ria, non poteva essere dimenlicala. Ad airic-
zione di tutti gli scrittori anticbi di que chirla, a rischiararla si volsero grandi, infati-
sta terra, la scelta di quanto gli slranieri cabili pensalori, come vi andró ceiinando, e
dissero di noi, le lapidi coeve , la numi vi si volsero nienlre ancora iu Italia, e mol
smática e la diplomática; cosi, in parte se- ió più itel rimanenie del mondo, per tale
guendo, in parte migliorando Г esenipio di natura di studii, dormivasi come iu pieria
(jiambattista Caruso, saranno raccolti lutti notte (2;.
i prolegoineni per deltarsi, quando cliesia, Or siccoiue la Sicilia abbisogna nou so
una perfetlu etoria siciliana. La topogralia lo apparare la favella di Meli, Tciiipio, Sei-
medica sari opera di coinun giovauiento e moneili, ma quella ancora di D.inle, Mauchiv
gloria, se potra coiidursi a coinpnnento: e velli e Allien, onde cosi larsi slrada all'ap-
ii Vocabolario facilitera Г incremento della preudimenlo ilelle stranieie viveuti e delle
pubblica cultura fra noi, e saru origine di morti ; ha nécessita primamente di un Vo
non pochi alti'i beni, nè tutti letterarii, co cabolario universale perfello, degno della
me procurerô non già diinoslrare, ma far- sua civiltà, capare di sodisfare i suoi bi-
vi risovvenire solíanlo, posciacliè m' iinpo- Bogni in modo, che conosciula appieno la
iiesle, ad onta che non corrisponda in me favella, propria, con quella apparasse le al-
al volere Г ingegno, che il carico io ne as- trili. К assioina clie Г uinano spirilo dal
sumessi. E queslo fu in voi alto gentile , nolo progrede all' ignoto; ed é su di ci6 áu
più che altro; essendo io ultimo fra cotan- lica concordia fra tuIii i lilosofanli. Perció,
to senno,e aciù diveniste di ferino per cer senza la piena coiiosceuza del proprio, non
tificare Sicilia che voi, seiiza notare se i potra a|iprendersi bene l'idioina d'-gli aitn.
socii veiinero alla luce della vita tra i gio- Ed il Vocabulario menlre con una pagi
ghi dell'Etna, o su le fiorenti spunde del- na guilla il siciliano nei giardini dell' Arno;
l'Oreto , farete tesoro indislinlamente di con Г altra avvia Г italiano fra i üori e le
chimique coltivi le leltere a soccorso della verzure dell'Anapo e dei inouli Ereí. II Vo-
patria. cibolario ravvicina tante nazioui di qu;.n-
(i) Domenico Lo Faso Pictrasanta, Duca di Ser- zedere l'ltnlm unifícala , quantunque non с me la
radifalco. zaghe^giava in idea, qunntiinqtie ^overnat ....-1 mo
(a) AJLorch'io dettava nei x837questo Rngionamen- do il più ¡Hocico e parricida che si nves*e potut"
to, voto de'eiciliani eraemanciparsi da Aajjoii, regno non da' ,u ii veri fig'i e rigcneralori , ma da' trt-
che Ц assorbiza e asservira, с collegarsi a quello с stis:imi, i quali amimnistrand.ila all1 irapazzeta . a
ogli nltri ttati d' Italia con vincoli federali. Per modo di arpie, guidiuidonc i eonsigli, gli rsercili e
ianto mi itudiai dimustrare il sieilinno cssere /in. le ílotto , se non oltro, spcns.eratatnenle , diserla-
gua non dialelto , gioTandomi im no dcl'e rflgioni rono le sue С* rlunc e sVoudorono le sue corone! tld,
iilologiche, di quanto delle poliliche. alii, i nobili e santi petti , ehe hanno scommesto li
ATendo in seguito i sicilioui proclamato Г unilá berta, aieri e vila per creare Tunità nazionale, fatli
itálica con mirabile abnegazioue с generosità , с scopo n'popolari rimprozeri , sono C4istretti a lacere
arendo nnch'io aderito a questo nuoto programma impnllidendo ! Ma si c.infortino i buoni, il disordi-
politico (*), ho resécalo quanto nllora avea scritto ne nvrà termine, coloro , che ne han falto bordello,
al propositi). Benedico Dio di avermi coneesso di forse da un Tiuovo Pnrlnmenfo, corlo dall'istoria sa
ranno malcdctti epuniti, ed essa si sublimera nun*
(*) Sicilia n«U' agoslo 18G0. Considtraxioni di L. Vlgo Pa rameute prospera, potente, felico e più. bella.
lermo i860.