Page 59 - Sotto il velame
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le parole,
non ragioniam di lor ma guarda e passa;
e Dante riconosce sì tra loro alcuno, e vede e conosce 127
l'ombra di colui,
che fece per viltate il gran rifiuto,
pure il nome non mette e di quelli e di questo nell'eterne sue pagi-
ne; nel limbo, al contrario, Virgilio a lungo ragiona e nomina sì
quelli che furono salvati, sì quelli che restano sospesi; e Dante ri-
corda tanti spiriti magni, eroi e filosofi, e se si limita, dice anche
perchè:
sì mi caccia il lungo tema,
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che molte volte al fatto il dir vien meno .
E Dante, in un'altra occasione, riprende il novero, e altri fa no-
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minare ed esaltare . In nessuna altra contrada del suo oltremon-
do, nemmeno nel Paradiso, Dante ha tanti nomi quanti del limbo.
Pur grande è il suo studio di farci pensare questo limbo in relazio-
ne del vestibolo, e non in sola relazione di contrasto. Quelli del
nobile castello hanno bensì 130
onrata nominanza
che di lor suona,
e sono onrevol gente e sono spiriti magni; mentre di quelli del ve-
127 Inf. III 45, 51, 58 segg.
128 Inf. IV 55 segg., 88 segg., 119 segg.
129 Purg. XXII 97-114. Il novero è fatto da Stazio e Virgilio.
130 Inf. IV 76.
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