Page 64 - Primi poemetti
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mentre noi qui rabbrividiamo al vento.




                                                          VII



                         Io ne godeva. Io amo chi mi coglie.

                         Ora, capanna casa fuoco vigna,

                         non do più frutto né legna né foglie.



                         Ora l’accétta scoprirà maligna

                         i miei segreti. Ho dentro me dei bruchi

                         d’oro, che fanno, come uva, la pigna.



                         Aveva dentro, qua e là, nei buchi,

                         altri alati che nero di tra il musco
                         sporgeano il capo allo svolar dei fuchi.




                         Oh! da quanti anni sento nel mio rusco
                         sempre ronzare, e sempre nella state

                         cantarellare odo tra lusco e brusco!



                         Oh! scoprirà l’accétta, abbandonate

                         sopra lane di pioppi e ragnatele,

                         ovine acquide, avanzi di covate



                         di cinciallegre, e un gran favo di miele.




                                                         VIII




                         Quanto a me... Quanto a me, mi schiapperanno
                         per il metato. Prima lì nel mezzo

                         due ciocchi soli col pulacchio d’anno;




                         poi tutto v’entrerò pezzo per pezzo.
                         Le castagne seccate col castagno

                         vengono bianche e sono di più prezzo.


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