Page 22 - Ligeia
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mento del dormiveglia, essa parlava di suoni e di movi-ento del dormiveglia, essa parlava di suoni e di movi-
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menti che avvenivano qua e là nella stanza della torreenti che avvenivano qua e là nella stanza della torre
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che
che io finii per attribuire all’eccitamento della sua fanta- io finii per attribuire all’eccitamento della sua fanta-
sia o forse alle fantasmagoriche influenze della stanza. o forse alle fantasmagoriche influenze della stanza.
sia
Poi entrò in convalescenza e finalmente si ristabilì.oi entrò in convalescenza e finalmente si ristabilì.
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Tuttavia non passò molto tempo, che un nuovo e piùuttavia non passò molto tempo, che un nuovo e più
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violento attacco la fece ricadere sul suo letto di dolore; eolento attacco la fece ricadere sul suo letto di dolore; e
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da
da questo la sua costituzione, che era stata sempre debo- questo la sua costituzione, che era stata sempre debo-
l le, non si risollevò più completamente. Da quell’epocae, non si risollevò più completamente. Da quell’epoca
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le sue malattie furono di natura allarmante, con ricadute sue malattie furono di natura allarmante, con ricadute
anche più allarmanti, che sfidavano parimenti la scienza più allarmanti, che sfidavano parimenti la scienza
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e gli sforzi dei medici. Durante l’aggravarsi del cronico gli sforzi dei medici. Durante l’aggravarsi del cronico
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male che apparentemente si era impadronito della suaale che apparentemente si era impadronito della sua
persona al punto da non poterne essere sradicato coiersona al punto da non poterne essere sradicato coi
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mezzi umani, non potevo fare a meno di osservare comeezzi umani, non potevo fare a meno di osservare come
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d
del pari crescevano l’irritazione nervosa e l’eccitabilitàel pari crescevano l’irritazione nervosa e l’eccitabilità
d
del suo temperamento alle più piccole cause di paura.el suo temperamento alle più piccole cause di paura.
Riprese a parlare, e sempre con più frequenza e maggio-ese a parlare, e sempre con più frequenza e maggio-
Ripr
r
re pertinacia, di rumori – rumori leggeri – e di quegli in-e pertinacia, di rumori – rumori leggeri – e di quegli in-
soliti movimenti delle tappezzerie ai quali aveva alluso movimenti delle tappezzerie ai quali aveva alluso
soliti
un tempo.empo.
un t
Una
Una notte, verso l’ultimo scorcio di settembre, essa notte, verso l’ultimo scorcio di settembre, essa
att
attirò con più enfasi del solito la mia attenzione su quelirò con più enfasi del solito la mia attenzione su quel
soggetto desolante. Si era svegliata proprio allora da un desolante. Si era svegliata proprio allora da un
soggetto
sonno inquieto mentre io, diviso fra l’ansietà e un vago inquieto mentre io, diviso fra l’ansietà e un vago
sonno
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terrore, stavo spiando i moti del suo volto emaciato. Mierrore, stavo spiando i moti del suo volto emaciato. Mi
t trovavo seduto su uno dei divani indiani, accanto al lettorovavo seduto su uno dei divani indiani, accanto al letto
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d’ebano. Essa si levò a metà, e in un ansioso balbettioebano. Essa si levò a metà, e in un ansioso balbettio
parlò a voce bassa e grave di certi suoni che aveva udi-arlò a voce bassa e grave di certi suoni che aveva udi-
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