Page 96 - Odi e Inni
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cadono l’ultime pioggie,
                         l’ultimo tuono si perde

                         lungi; e la quercia le foglie
                         vecchie abbandona, le roggie

                         foglie, sul tenero verde
                         dei grani.



                         E dalla terra fiorita
                         batte nel cielo un tumulto,

                         come un grand’urlo di vita
                         dopo un supremo singulto.
                         Vive ciò ch’era già morto.

                         Voci di su la sua tomba
                         squillano cantano rombano...

                         Egli è risorto.






                                                            II


                         Noi per la terra cui resta
                         quella, di tante frontiere,
                         ch’è tra la terra ed il cielo;

                         noi vi cerchiamo: è la festa
                         che noi volemmo vedere:

                         festa di popoli, sgelo
                         di cuori.



                         E vi troviamo, o sorelle,
                         gravi, di là delle porte

                         ferree del carcere insonne;
                         senza più sole né stelle,
                         senza né vita né morte,

                         donne d’amore con donne
                         d’amori.



                         Ma la gran voce di gloria
                         giunge là dove perdute,

                         dopo la vostra vittoria,
                         siete con donne perdute.





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