Page 101 - Odi e Inni
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Sicilia, dal mare di rosa
mandavi il giocondo frastuono
di tibie e di lire:
e in mezzo alla romba festosa
giungeva frenetico il suono
dei Vespri avvenire.
IV
– Siculi, dite: che appare,
là, sopra i vostri tuguri?
Una città che nel cielo
s’inalza su candidi muri...
Tremula un cerulo velo
sul placido mare.
Una città di portenti,
edificata di raggi,
tale che facile il nembo
vi passi coi suoi carrïaggi,
tale che basti il suo grembo
per tutte le genti. –
Ed una giovenca ed un toro,
lontano, alle falde d’un colle,
tracciavano un solco;
e tacito a mezzo il lavoro,
guardando le fumide zolle,
sognava il bifolco.
V
– Itali, dite: che appare
là su Cariddi e su Scilla?
Vivido un arco nel cielo
su pallide nuvole brilla...
Tremula un livido velo
sul torbido mare.
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