Page 13 - Odi e Inni
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La fossa è avanti lui… Ma esso
                         vi pianta un arbuscello;

                         e il lungo verno ch’è già presso,
                         lo inaffierà bel bello;



                         e il vento ch’ora lieve lieve
                         lo fa tremare, un giorno

                         gli sputerà contro la neve,
                         gli ruggirà d’intorno,



                         in vano! e il vecchio, tra qualche anno,
                         niuno dirà, Lo vidi:

                         il suo grande albero vedranno
                         che sarà tutto nidi.








                                               L’AURORA BOREALE





                         Ai miei primi anni… infermo ero e lontano
                         da tombe amate… udivo dei compagni

                         il suon del sonno, uguale e piano,
                         sommosso da improvvisi lagni;



                         e, solo, e come chi non sa se giunga
                         mai, troversava con il mio martirio

                         io tutta l’oscurità, lunga,
                         con, sopra, il fisso occhio di Sirio.



                         E nella notte giovinetto insonne
                         vidi la luce postuma, lo spettro

                         dell’alba: tremole colonne
                         d’opale, ondanti archi d’elettro.



                         E sotto i flessili archi e tra le frante
                         colonne vidi rampollare il flutto

                         d’un’ampia chiarità, cangiante
                         al palpitare del gran Tutto.





                                                                                                               11
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