Page 77 - Nuovi poemetti
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L'uva vuol dire il buono, il bello, il tanto.
                                            E porta bene, o Rigo.
                                                                 - Ho contro, io sento,
                                            fin le finestre, e quando passo e canto,
                                            si chiudono da loro senza vento.

                                                             II


                                            Così staccavi la dolce uva, alfine,
                                            co' tuoi vicini, ché i vicini sono
                                            mezzo parenti, e con le tue vicine,


                                            o Rigo. Il tempo era da un pezzo al buono,
                                            e la vendemmia si cocea matura
                                            anche a bacìo; quando sentisti un tuono.

                                            Dicesti: il bello è bello, ma non dura.
                                            E vendemmiasti. Ed era un giorno asciutto,
                                            si scivolava per la grande asprura,

                                            cupo di vespe era un ronzìo per tutto,
                                            calda era l'uva e, nei bigonci ancora,
                                            rendeva già l'odor del mosto e il flutto.

                                            La gente era venuta sull'aurora
                                            quando la guazza o la nebbietta inerte
                                            vapora in cielo, e il cielo si colora.

                                            Allor le donne ascesero per l'erte,
                                            parlando basso, e recideano a prova
                                            le pigne con le piccole ugne esperte.

                                            Le recideano al nodo che si trova
                                            a mezzo il gambo. Le galline intorno
                                            bandian l'annunzio, ad or ad or, dell'ova.

                                            Ma crebbe il vario favellìo col giorno.
                                            Montava, per tagliare le pinzane,
                                            un giovinetto sul pioppo e sull'orno.


                                            Cantava poi, quand'erano lontane
                                            le donne, quando in una sua cestella
                                            portava il vino Violetta e il pane.


                                            Ell'era in casa della sua sorella
                                            da un mese e più; ma stava per tornare
                                            a casa sua, più pallida e più bella.


                                            «C'è tempo:» Rigo alla gentil comare
                                            diceva «addietro è là da voi la vite.



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