Page 72 - Nuovi poemetti
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là, dove il tutto rifiorìa dal niente,
                                            libero, dove s'adempìa perenne
                                            un sogno, sogno del buon Dio dormente.

                                            C'era anche il pane. E c'erano le renne
                                            placide, il latte, il fuoco: tutto! Oh! molto
                                            pensava il vecchio: ma di là non venne.

                                            Oh! la sua Terra! Egli torceva il volto.
                                            Veder la Terra gli era assai; ché infine
                                            e' non doveva ch'esservi sepolto.


                                            Oh! pur dal fascio, ch'era, lì, di spine,
                                            all'appressarsi dell'oscurità,
                                            veder la Terra rosseggiar sul crine


                                            delle montagne e dileguar di là!



                                                       CANTO SESTO
                                                      In cerca della guida

                                            Più che mezza la luna era, e più ore
                                            restava su, tra l'iridato alone,
                                            e le notti imbevea del suo pallore.

                                            E sonava il fragor d'un acquazzone,
                                            sempre: era il fiume che la terra brulla
                                            fendea, cantando la sua gran canzone.

                                            Rimpennava ogni tiglio, ogni betulla.
                                            Era la primavera, era lo sgelo.
                                            E, una sera, uno esclamò: «Fanciulla!

                                            Dov'è colui che sa le vie del cielo?
                                            La luna è là. Le cose ormai son fatte».
                                            Ciascuno attese. Anche quel vecchio, anelo...

                                            «Oh! no! Restiamo! O madre che si batte
                                            perché ci nutra! O madre che si lascia
                                            se non dà pane, dopo dato il latte!»

                                            «Dov'è?» chiedeva con segreta ambascia
                                            la trista madre. Che darebbe or ella
                                            ai bimbi, a cena? il ferro, ormai, dell'ascia?


                                            «Dov'è?» Splendeva una solinga stella
                                            presso la luna, per il gran deserto
                                            del cielo. «Dove?» «Sì, dov'è, sorella?»


                                            «Dov'è? Cerchiamo. In qualche luogo è certo».



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