Page 33 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
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paura che il buon nome di un altro non finisse risucchiato nel
            vortice dello scandalo. Era quanto meno una decisione difficile
            quella che doveva prendere; e lui, in genere così sicuro di sé,
            cominciò a sentire il desiderio di un consiglio. Non poteva
            ottenerlo   direttamente,   ma   forse,   pensò,   c'era   il   modo   di
            carpirlo.
            Non molto  tempo  dopo era seduto  da un lato  del proprio
            focolare, di fronte al signor Guest, suo primo segretario: in
            mezzo, a distanza ben calcolata dal fuoco, una bottiglia di uno
            speciale vino vecchio che era rimasto a lungo al riparo dalla
            luce nelle cantine della casa. La nebbia continuava a riposare
            sulla città sommersa, dove i lampioni brillavano appena, come
            carboncini; e attraverso la cappa di bambagia della nuvolaglia
            bassa,   la   processione   della   vita   cittadina   continuava   a
            trascorrere lungo le grandi arterie con un rumore di vento
            impetuoso. Ma la stanza era rallegrata dalla luce del focolare
            acceso.
            Nella bottiglia i fermenti si erano disciolti ormai da tanto; la
            tinta imperiale si era ammorbidita con il tempo, così come
            acquista  in   luminosità  il   colore   delle   vetrate  istoriate;  e  il
            luccichìo dei caldi pomeriggi autunnali nei vigneti di collina
            era pronto a sprigionarsi per disperdere le nebbie londinesi.
            Impercettibilmente l'avvocato si andava rilassando. A nessuno
            nascondeva meno segreti che al signor Guest; e non sempre era
            sicuro di nasconderne quanti avrebbe voluto.
            Guest   era   andato   spesso   dal   dottore   per   affari;   conosceva
            Poole; e non poteva non essere al corrente della eccessiva
            libertà di cui godeva il signor Hyde in quella casa; poteva
            averne tratto delle conclusioni:
            tanto valeva, allora, che vedesse una lettera adatta a mettere in
            giusta luce il mistero. Oltre tutto Guest, essendo uno studioso e
            un critico attento di grafologia, avrebbe considerato il passo
            naturale e doveroso. Il segretario, per altro, era una persona di
            giudizio; non avrebbe letto un così strano documento senza
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