Page 28 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
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sguardo in giro.
Di tutta la casa che, se si eccettua la presenza della vecchia, era
altrimenti vuota, il signor Hyde aveva adibito a uso personale
solo un paio di stanze; queste però erano ammobiliate con lusso
e buongusto.
Una dispensa era piena di vini; il vasellame era d'argento e il
tovagliato fine; un bel quadro era appeso alla parete, dono
(s'immaginava Utterson) del dottor Jekyll, che era un buon
intenditore; e i tappeti erano soffici, dai colori ben assortiti. In
quel momento, tuttavia, le stanze avevano tutta l'aria di essere
state messe a soqquadro di recente e con gran fretta: c'erano
indumenti sparsi a terra, con le tasche rovesciate; cassetti
ermetici spalancati; e nel camino un mucchio di cenere grigia,
come se fossero state bruciate molte carte. Dalle braci
l'ispettore disseppellì il moncone di libretto verde di assegni,
che aveva resistito all'azione del fuoco; l'altra metà del bastone
venne rinvenuta dietro la porta; e dato che questo confermava i
suoi sospetti, questi si dichiarò soddisfatto. Una visita alla
banca, dove svariate migliaia di sterline risultarono depositate a
credito dell'assassino, lo appagò definitivamente.
- Potete starne certo, signore - disse rivolto a Utterson -. Lo
tengo in pugno. Deve aver perso la testa, altrimenti non
avrebbe mai lasciato il bastone né, soprattutto, bruciato il
libretto degli assegni. Ma se il denaro è la vita per l'uomo! Non
ci resta altro da fare che aspettarlo alla banca e mostrare i
mandati.
Quest'ultima, però, non era una cosa tanto facile da compiere,
giacché il signor Hyde annoverava ben pochi amici intimi:
perfino la domestica aveva visto il padrone solo due volte;
della sua famiglia non si aveva nessuna traccia; non era stato
mai fotografato; e le poche persone che potevano darne una
descrizione si trovavano in profondo disaccordo come succede
in genere agli osservatori. Solo su un punto convenivano tutti:
e cioè sull'indelebile impressione di deformità latente con la