Page 31 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
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Il dottore ebbe un fremito. - La strillavano in piazza disse. - Li
ho sentiti dalla sala da pranzo.
- Utterson, giuro davanti a Dio - esclamò il dottore -, giuro
davanti a Dio che mai più poserò gli occhi su di lui. Vi assicuro
sul mio onore che ho chiuso con lui per la vita. E' tutto finito.
Per altro egli non vuole il mio aiuto; voi non lo conoscete come
lo conosco io; ormai è in salvo, è definitivamente in salvo;
prendete nota delle mie parole: non si sentirà più parlare di lui.
L'avvocato ascoltava cupamente; non gli piacevano i modi
febbrili dell'amico. - Sembrate molto sicuro sul suo conto disse
-; e spero per voi che abbiate ragione. Se si arrivasse a un
processo, potrebbe saltar fuori il vostro nome.
- Sono più che sicuro sul suo conto - replicò Jekyll-; e ho
ragione di esserlo, anche se non posso farne partecipe nessuno.
Ma c'è una cosa sulla quale potete consigliarmi. Io ho... ho
ricevuto una lettera, e non so se è il caso di mostrarla o no alla
polizia. Mi piacerebbe lasciarla in mano vostra, Utterson, voi
giudicherete saggiamente, ne sono certo; ho grande fiducia in
voi.
- Temete, suppongo, che così si risalga fino a lui?- chiese
l'avvocato.
-No- disse l'altro -. Non posso dire che la sorte di Hyde mi
preoccupi; con lui ho chiuso definitivamente. Pensavo alla mia
reputazione, che esce piuttosto compromessa da questa
disdicevole faccenda.
Utterson rimase a pensarci su per qualche istante, sorpreso, pur
provandone sollievo, dall'egoismo dell'amico.- Bene- disse
finalmente -, fatemi vedere la lettera.
La lettera era scritta con una curiosa calligrafia verticale, ed era
firmata "Edward Hyde": diceva, abbastanza succintamente, che
il benefattore dello scrivente, il dottor Jekyll, che egli aveva
così indegnamente ripagato dei mille e mille atti di generosità,
non doveva affatto stare in pena per la sua salvezza, giacché
egli aveva il modo di sottrarsi alla cattura, e in questo riponeva