Page 26 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
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- Sì - disse -, lo riconosco. Mi dispiace dover dire che si tratta
            di Sir Danvers Carew.
            - Buon Dio, signore! - esclamò l'agente -. E' mai possibile? . E
            un   attimo   dopo  i   suoi   occhi   si   illuminarono   di   ambizione
            professionale.
            - La cosa provocherà un bel po' di scalpore disse. - E forse voi
            potreste   aiutarci   a   trovare   il   nostro   uomo.   E   gli   raccontò
            brevemente   quanto   la   domestica   aveva   visto,   mostrandogli
            anche il bastone rotto.
            Il signor Utterson si era già turbato sentendo il nome di Hyde;
            ma quando si trovò davanti il bastone non ebbe più dubbi: per
            quanto fracassato e mal ridotto, lo riconobbe per un bastone
            che egli stesso, tanti anni prima, aveva regalato al dottor Jekyll.
            - Questo signor Hyde è una persona di bassa statura? s'informò.
            -   Particolarmente   basso   e   dall'aria   particolarmente   cattiva,
            stando alla versione della cameriera - confermò l'agente.
            Il signor Utterson si mise a riflettere; poi alzando la testa: - Se
            volete favorire con me nella mia carrozza - disse -, credo di
            potervi portare a casa sua.
            Si erano fatte le nove del mattino; con la prima nebbia della
            stagione, una grande cappa color cioccolato pendeva giù dal
            cielo, ma il vento tornava senza tregua alla carica e sgominava
            quella schiera di vapori; cosicché mentre la vettura arrancava
            di strada in strada, il signor Utterson poté rimirare gradazioni e
            sfumature  di  crepuscolo  nel   loro  meraviglioso   svariare:   un
            attimo era buio come a tarda sera; e più in là c'era un bagliore
            di   un   vivace,   livido   marrone,   come   luce   di   una   strana
            conflagrazione; e laggiù, per un attimo, nella nebbia si apriva
            un ampio squarcio, e un fragile raggio solare balenava tra
            volute vorticanti. Lo squallido quartiere di Soho, visto sotto
            quei   mutevoli   riflessi,   con   le   sue   strade   fangose   e   i   suoi
            passanti sudici, e i lampioni, che non erano mai stati spenti o
            erano stati appena riaccesi per combattere quella nuova lugubre
            invasione dell'oscurità sembrava, agli occhi dell'avvocato, un
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