Page 22 - Lo strano caso del Dr.Jekyll e Mr.Hyde
P. 22
trascurando di proposito il nuovo spunto.
- Il mio testamento? Sì certo che lo so - disse il dottore con una
certa asprezza -. Me lo avete già detto.
- Ebbene, torno a ripetervelo - continuò -. Sono venuto a sapere
qualcosa sul giovane Hyde.
Il bel faccione del dottor Jekyll sbiancò fino alle labbra e una
nube gli oscurò lo sguardo. - Non intendo ascoltare oltre disse.
- Se non erro avevamo stabilito di lasciar cadere la questione.
- Quello che ho saputo è abominevole - disse Utterson.
- Non cambia niente. Voi non capite la mia posizione - replicò
il dottore, con una certa incoerenza di modi-. Mi trovo in una
situazione penosa, Utterson; la mia posizione è strana, molto,
molto strana. E' una di quelle faccende che non si possono
risolvere a parole.
- Jekyll - disse Utterson -, voi mi conoscete: in me si può avere
fiducia. Confidatevi pure liberamente con me e io vi aiuterò
sicuramente ad uscirne.
- Mio buon Utterson - disse il dottore -, questo è molto bello da
parte vostra, veramente, è bellissimo, e non so trovare le parole
per ringraziarvi. Vi credo nel modo più assoluto; mi fiderei di
voi più che di chiunque altro al mondo, davvero, anche più di
me stesso, se mi fosse dato scegliere; ma in realtà non è come
voi immaginate; non è poi così grave; e giusto per mettervi il
cuore in pace, vi dirò una cosa: posso liberarmi del signor
Hyde quando voglio. Vi do la mia parola; e non posso che
ringraziarvi ancora; e mi permetto di aggiungere una parola,
Utterson, che sono certo non volete fraintendere: questa è una
faccenda privata che vi prego di lasciar perdere.
Utterson ci pensò su un minuto, guardando il fuoco - Avete
perfettamente ragione, ne convengo - disse infine alzandosi.
- Bene, ma dato che abbiamo toccato l'argomento, e per l'ultima
volta, spero - continuò il dottore - c'è un punto che vorrei vi
fosse chiaro. Io ho un grandissimo interesse per il povero
Hyde. So che lo avete visto; me lo ha detto lui; e temo che si